La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha fermamente respinto la proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di inviare truppe americane nel Paese per combattere i cartelli della droga. Lo dichiarò il 3 maggio 2025, durante un discorso in occasione dell'inaugurazione di un'università nel distretto di Texcoco della capitale, sottolineando l'inviolabilità della sovranità messicana.
"No, Presidente Trump, il territorio è sacro, la sovranità è sacrosanta, la sovranità non è in vendita", ", ha affermato Sheinbaum.
Ha invitato gli Stati Uniti a concentrarsi sul controllo del flusso illegale di armi attraverso il confine, offrendo cooperazione basata sul rispetto reciproco.
La dichiarazione di Sheinbaum è stata una risposta a un'iniziativa di Trump, che nel dicembre 2024, mentre era ancora presidente eletto, annunciò la sua intenzione di classificare i cartelli della droga messicani come organizzazioni terroristiche e di prendere in considerazione misure militari contro di loro, tra cui una possibile invasione. Trump ha affermato che cartelli come Sinaloa e Jalisco New Generation sono responsabili del contrabbando di fentanyl, che causa fino a 100 morti per overdose negli Stati Uniti ogni anno, riporta Reuters. In risposta, Sheinbaum ha confermato che in una delle sue conversazioni telefoniche con Trump aveva chiarito che il Messico non avrebbe consentito una presenza militare straniera.
Sheinbaum ha sottolineato che la cooperazione è possibile solo se ogni Paese risolve i problemi sul proprio territorio. "Il Messico sta combattendo la criminalità rafforzando la Guardia Nazionale e coordinandosi con le autorità locali", ha affermato, sottolineando i progressi nella riduzione del tasso di omicidi del 22% nel 2024 rispetto al 2018, secondo l'INEGI. Il presidente ha anche sottolineato il problema del contrabbando di armi dagli Stati Uniti, affermando che il 70 percento delle armi utilizzate dai cartelli proviene dal confine settentrionale. Ha chiesto a Washington di rafforzare i controlli sulle vendite di armi, citando i dati dell'ATF che mostrano che ogni anno vengono importate illegalmente in Messico fino a 500 armi da fuoco.