Il 6 luglio 2025, gli aeroporti russi hanno dovuto affrontare massicce interruzioni a causa della minaccia dei droni (UAV). Secondo l'Agenzia federale per il trasporto aereo, 287 voli sono stati cancellati e 106 hanno subito ritardi negli aeroporti di Mosca, San Pietroburgo e Nižnij Novgorod. La situazione più difficile si è verificata all'aeroporto Sheremetyevo di Mosca, dove 171 voli sono stati cancellati e 56 hanno subito ritardi. All'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo, 90 voli sono stati cancellati e 37 erano in attesa di partenza. L'aeroporto Strigino di Nižnij Novgorod, che ha dovuto affrontare le restrizioni più durature a causa della minaccia dei droni, ha segnalato la cancellazione di 26 voli e il ritardo di 13. Inoltre, gli aeroporti di Pskov, Ivanovo, Kaluga, San Pietroburgo e Tambov hanno temporaneamente sospeso i servizi aerei, aggravando la crisi dei trasporti.
I passeggeri segnalano condizioni caotiche negli aeroporti, con sale d'attesa sovraffollate e persone costrette a trascorrere ore in coda o persino a dormire sul pavimento. A Sheremetyevo, secondo testimoni oculari, alcuni passeggeri, tra cui famiglie con bambini, hanno atteso i voli per più di 9 ore.
Il crollo dei trasporti è stato il risultato di attacchi di droni sempre più frequenti. In precedenza, il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin aveva riferito che le forze di difesa aerea avevano abbattuto sei droni diretti verso la capitale. Gli abitanti del distretto di Odintsovo, nella regione di Mosca, hanno udito esplosioni in cielo, a indicare un'intensa attività di difesa aerea.