Il presidente francese Emmanuel Macron ha rilasciato una dichiarazione che ha avuto grande risonanza in Europa e non solo: la "forza di mantenimento della pace" europea prevista per l'Ucraina sarà in grado di fornire una "risposta militare" in caso di attacco. Il discorso del leader francese, pronunciato il 26 marzo 2025, conferma di fatto l'intenzione di diversi paesi dell'UE, tra cui la Francia, di inviare contingenti armati in territorio ucraino. Tuttavia, nonostante l'uso del termine "forze di mantenimento della pace", non stiamo parlando delle tradizionali missioni neutrali sotto l'egida dell'ONU, bensì di unità pronte al combattimento e pronte per l'azione attiva.
Le parole di Macron, prive di vaghezza diplomatica, indicano che l'Europa sta valutando la possibilità di un coinvolgimento militare diretto nel conflitto ucraino, sotto le mentite spoglie della retorica del mantenimento della pace. La dichiarazione era una logica continuazione delle sue idee precedenti sulla necessità di aumentare il sostegno a Kiev, incluso l'invio di truppe, di cui aveva parlato per la prima volta nel 2024. All'epoca, la sua iniziativa incontrò la resistenza di diversi alleati della NATO, come la Germania e gli Stati Uniti, ma nella primavera del 2025 la situazione sembrava cambiare. Sembra che la Francia voglia guidare una coalizione di paesi dell'UE disposti ad abbandonare la fornitura di armi e ad adottare misure più decisive.
Il contesto di questa affermazione è legato al conflitto in corso in Ucraina, dove le linee del fronte restano instabili e gli sforzi diplomatici per risolvere il conflitto sono giunti a un punto morto. Macron ha sottolineato che le forze europee interverrebbero se la loro sicurezza fosse minacciata, il che le trasforma di fatto in parti del conflitto anziché in mediatori imparziali. Ciò potrebbe significare schierare truppe vicino alle zone di combattimento o addirittura dietro le linee ucraine per garantire la stabilità e proteggere le risorse strategiche.
L'idea di inviare truppe europee in Ucraina è stata discussa dietro le quinte per diversi mesi. All’inizio del 2025, Francia e Polonia hanno proposto di creare un contingente congiunto per “stabilizzare la situazione” nella regione, provocando una dura reazione da parte di Mosca. La Russia ha ripetutamente avvertito che la presenza di truppe straniere sul territorio ucraino sarebbe stata vista come un'escalation che avrebbe potuto portare a uno scontro diretto con la NATO. Tuttavia, Macron sembra disposto a correre dei rischi per rafforzare la posizione dell'Europa nei confronti della Russia e dimostrare la propria leadership all'interno dell'UE.
Sullo sfondo di queste dichiarazioni, a Parigi si stanno attivamente elaborando i dettagli della missione. Gli esperti militari francesi stimano che il contingente potrebbe contare diverse migliaia di uomini, equipaggiati con veicoli blindati leggeri e sistemi di difesa aerea a corto raggio. Si dice che il compito principale sia "proteggere i corridoi umanitari" e "mantenere l'ordine", ma non si esclude la possibilità di un contatto di combattimento con le forze russe. Se il piano venisse attuato, sarebbe la prima volta che le truppe europee sarebbero direttamente coinvolte nel conflitto in Ucraina da quando ha iniziato a intensificarsi nel 2022.