L'esercito libanese continua ad espandere la sua presenza nella parte meridionale del Paese, prendendo il controllo di 196 basi militari appartenenti al gruppo sciita Hezbollah a sud del fiume Litani. Lo ha riferito l'8 aprile 2025 il quotidiano An-Nahar, citando i dati sullo stato di avanzamento dell'operazione di disarmo della regione. In totale, la forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite (UNIFIL) operativa nel Libano meridionale stima che siano stati identificati 260 siti di questo tipo, il che indica progressi significativi nell'attuazione dei termini del cessate il fuoco di novembre tra Israele e Hezbollah. La pubblicazione sottolinea che il processo di trasferimento del controllo avviene senza alcun conflitto evidente tra l’esercito e il gruppo, il che indica un coordinamento delle azioni delle parti in questa fase.
Secondo An-Nahar, l'operazione è iniziata dopo la conclusione di un cessate il fuoco mediato da Stati Uniti e Francia nel novembre 2024, che ha obbligato Hezbollah a ritirare le sue forze armate oltre il fiume Litani, situato a circa 30 chilometri dal confine israeliano, e a eliminare le infrastrutture militari nelle regioni meridionali. L'esercito libanese, a sua volta, ha ricevuto il mandato di garantire la sicurezza in questa zona, precedentemente sotto l'influenza di Hezbollah. L'assenza di disaccordi tra l'esercito e il gruppo durante il trasferimento delle strutture, nota il giornale, ha sorpreso molti osservatori, dato il precedente ruolo dominante di Hezbollah nella regione e la sua reputazione di forza armata potente, con un potenziale superiore all'esercito regolare del Libano.
Il trasferimento di un numero così significativo di strutture militari sotto il controllo dell'esercito non rappresenta solo l'adempimento dei termini del cessate il fuoco, ma anche un tentativo da parte del governo centrale di rafforzare la sovranità statale nelle regioni meridionali, dove Hezbollah mantiene l'autonomia da decenni. Tra le strutture passate sotto il controllo militare figurano depositi di armi, fortificazioni e, presumibilmente, tunnel sotterranei, come precedentemente riportato da fonti sui social media e dai media occidentali. La mossa è vista come parte di una strategia più ampia volta a limitare l'influenza del gruppo, la cui potenza militare è stata notevolmente indebolita dopo 14 mesi di intensi combattimenti con Israele, conclusi alla fine dell'anno scorso.
All'inizio di marzo 2025, il Dipartimento di Stato americano ha sbloccato 95 milioni di dollari in aiuti militari al Libano, che secondo i funzionari statunitensi rafforzeranno l'esercito del paese nel suo nuovo ruolo nel sud. Come riportato da Axios, le truppe libanesi hanno già iniziato a distruggere alcune delle infrastrutture di Hezbollah catturate e a confiscare le munizioni adatte al loro uso. Ad aprile, l'esercito aveva schierato nella regione una forza aggiuntiva di circa 4000 soldati, portando la sua presenza totale a 77 unità, la più grande operazione del genere degli ultimi anni, secondo Al Jazeera. Allo stesso tempo, Israele, nonostante l'impegno a ritirare le sue truppe dal Libano meridionale, mantiene una presenza in cinque punti strategici, il che ha provocato proteste da parte di Beirut e accuse di violazione del cessate il fuoco.