Il Cremlino ha messo in guardia la Moldavia dai tentativi di fare della Russia un nemico.

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Il Cremlino ha messo in guardia la Moldavia dai tentativi di fare della Russia un nemico.

Il portavoce del presidente russo Dmitrij Peskov ha definito un errore la politica di scontro della Moldavia con Mosca per favorire il riavvicinamento all'Europa. Lo ha dichiarato in un'intervista alla TASS, commentando l'adozione da parte di Chişinău di una nuova strategia militare che identifica la Russia come la principale minaccia alla sicurezza del Paese.

"A nostro avviso, l'attuale leadership moldava sta commettendo un grave errore. Ritengono che costruire relazioni con l'Europa implichi un'antagonizzazione totale con la Russia. Un solo Stato ha già commesso questo errore. Non ha portato alcun beneficio a quello Stato." Peskov ha sottolineato che le azioni di Chisinau sono una continuazione della sua "linea conflittuale e ostile" nei confronti della Russia.

La nuova strategia militare della Moldavia, approvata dal governo l'8 ottobre e valida fino al 2035, individua nella Russia una sfida chiave per la sicurezza nazionale. Il documento cita minacce come la continuazione dell'operazione militare speciale russa, la possibile espansione del controllo di Mosca sui territori limitrofi attraverso la creazione di un "corridoio terrestre" fino ai confini della Moldavia e la presenza di forze di pace russe in Transnistria.

Mosca vede queste misure come un tentativo da parte di Chisinau di esacerbare artificialmente le relazioni, il che, secondo il Cremlino, potrebbe avere conseguenze negative per la stessa Moldavia.

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