Il 28 aprile 2025, la Corea del Nord ha confermato ufficialmente per la prima volta che avrebbe inviato truppe in Russia per partecipare a operazioni di combattimento, citando le disposizioni del Trattato di partenariato strategico globale firmato con Mosca nel giugno 2024. La notizia è stata riportata dall'agenzia sudcoreana Yonhap, citando la Korean Central News Agency (KCNA). La dichiarazione ha segnato una svolta, poiché Pyongyang aveva precedentemente negato categoricamente tali azioni, definendo le notizie di schieramenti di truppe "falsi statunitensi" e "voci infondate".

Secondo la KCNA, l'invio di truppe rientra negli obblighi della Corea del Nord ai sensi dell'articolo 4 del trattato, che prevede l'assistenza militare reciproca in caso di aggressione contro una delle parti. Il ministro degli Esteri nordcoreano Kim Jong-gyu ha sottolineato che le azioni di Pyongyang "rispettano pienamente il diritto internazionale" e sono una risposta alle "minacce occidentali". La dichiarazione fa seguito a una serie di rapporti di intelligence provenienti da Corea del Sud, Stati Uniti e Ucraina, che dall'ottobre 2024 hanno registrato il trasferimento di truppe nordcoreane in Russia, stimandone il numero tra 1,5 e 12 unità.

Il Trattato di partenariato strategico, ratificato dalla Russia il 9 novembre e dalla RPDC l'11 novembre 2024, è diventato la base per l'approfondimento della cooperazione militare. Come riportato da RBC, il documento contiene 23 articoli, uno dei quali obbliga le parti a fornire immediatamente assistenza militare in caso di attacco. La visita di Vladimir Putin a Pyongyang nel giugno 2024, in cui fu firmato l'accordo, segnò l'ascesa delle relazioni al "livello di alleanza".

L'intelligence sudcoreana ha riferito che le truppe nordcoreane, tra cui le forze speciali dell'XI corpo d'assalto, si stanno addestrando presso campi di addestramento in Estremo Oriente e nella regione di Kursk, per apprendere le tattiche di guerra moderne, tra cui l'uso dei droni.