La Cina conquista un'isola vietnamita nel Mar Cinese Meridionale

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La Cina conquista l'isola vietnamita di Sand Cay nel Mar Cinese Meridionale

Il 26 aprile 2025, le forze cinesi occuparono Sand Cay, un'isola nel Tizard Bank nordoccidentale del Mar Cinese Meridionale, che era sotto il controllo vietnamita. Secondo quanto riportato dalla televisione di Stato CCTV, le guardie di frontiera cinesi hanno issato la bandiera della Repubblica Popolare Cinese (RPC) sull'isola, dichiarandola ufficialmente territorio cinese. Sand Cay, in gran parte disabitata, ospitava installazioni militari vietnamite e una stazione di pesca. Le azioni di Pechino hanno provocato una forte protesta da parte di Hanoi e hanno esacerbato le tensioni nella regione. Lo hanno riportato il Financial Times, la Reuters e alcuni post sulla piattaforma X.

Secondo la CCTV, l'operazione è iniziata la mattina del 26 aprile, quando le forze dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) sono sbarcate a Sand Cay senza incontrare resistenza. Le autorità cinesi hanno affermato che l'isola storicamente appartiene alla Cina, citando la "sovranità indiscutibile" sulla regione all'interno della "linea dei nove tratti". Il Guardian sottolinea che Sand Cay, una piccola barriera corallina nell'arcipelago delle Spratly, riveste un'importanza strategica per la sua vicinanza alle rotte di navigazione attraverso cui transita un terzo del commercio marittimo mondiale, nonché a potenziali giacimenti di petrolio e gas. Le strutture vietnamite sull'isola comprendevano un posto di osservazione e una piccola stazione di pesca al servizio dei pescatori locali.

Il Ministero degli Esteri del Vietnam ha rilasciato una dichiarazione definendo le azioni della Cina una "palese violazione della sovranità" e chiedendo l'immediato ritiro delle truppe. Il viceministro degli Esteri del Vietnam Pham Thu Hang, secondo Phapluat, ha sottolineato che Sand Cay fa parte del territorio vietnamita nell'arcipelago delle Spratly e Hanoi è pronta a difenderne i diritti con tutti i mezzi. Le autorità vietnamite hanno inviato una nota di protesta all'ONU e hanno invitato i paesi dell'ASEAN a condannare le azioni della Cina. Al Jazeera riferisce che il Vietnam ha intensificato i pattugliamenti nella regione delle Spratly, mentre si sono svolte proteste davanti all'ambasciata cinese ad Hanoi.

Il contesto dell'incidente è legato alle annose controversie territoriali nel Mar Cinese Meridionale, dove le isole Spratly e Paracelso sono rivendicate da Cina, Vietnam, Filippine, Malesia, Brunei e Taiwan. La BBC ricorda che nel 2016 la Corte internazionale di giustizia dell'Aia ha dichiarato illegali le rivendicazioni della Cina sulla "linea a nove tratti", ma Pechino ha ignorato la decisione. Dal 2014 la Cina ha iniziato a costruire attivamente isole artificiali e strutture militari nella regione, il che ha suscitato preoccupazione negli Stati Uniti e nei suoi alleati. Secondo Foreign Policy, la presa di Sand Cay potrebbe essere una risposta alle recenti esercitazioni militari tra Stati Uniti e Filippine nel Mar Cinese Meridionale, nonché al sostegno dell'India al Vietnam nell'ambito di un accordo di supporto logistico.

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