La Cina ha fornito al Pakistan un importante supporto satellitare e di difesa aerea durante il recente conflitto armato con l'India, che ha aumentato le tensioni nella regione. Lo ha riportato il 16 maggio 2025 Bloomberg, citando un rapporto di un gruppo di ricerca del Ministero della Difesa indiano. Pechino ha aiutato il Pakistan a ricostruire i suoi sistemi di difesa aerea e di sorveglianza radar e ha adattato la copertura satellitare sul territorio indiano durante l'escalation seguita all'attacco del 22 aprile in cui sono morti 26 turisti, ha affermato Ashok Kumar, direttore del Centro per gli studi militari integrati di Nuova Delhi.
Secondo il rapporto, la Cina ha fornito rapidamente supporto al Pakistan tra l'incidente di aprile e lo scoppio delle ostilità attive a maggio.
"Hanno aiutato il Pakistan a riorientare i suoi radar di difesa aerea per tracciare rapidamente qualsiasi attività dell'aeronautica militare indiana", — ha osservato Kumar.
Pechino ha inoltre fornito intelligence e assistenza logistica, tra cui l'installazione di satelliti per il monitoraggio delle installazioni militari indiane. Questo supporto ha permesso al Pakistan di rispondere efficacemente alle azioni dell'aeronautica militare indiana, tra cui l'impiego dei caccia cinesi J-10 e dei missili ipersonici CM-400AKG che, secondo i media statali cinesi, hanno distrutto il sistema di difesa aerea S-400 Triumf di fabbricazione russa, costato 1,5 miliardi di dollari.
Il conflitto tra India e Pakistan, inaspritosi nell'aprile 2025, è legato alla disputa in corso sul Kashmir. Il 22 aprile, le forze pakistane, secondo l'India, hanno attaccato un autobus turistico nella regione del Ladakh, uccidendo 26 persone. In risposta, l'India ha lanciato l'operazione Sindoor, effettuando attacchi aerei su presunte basi militari nel Kashmir amministrato dal Pakistan. Il Pakistan rispose con attacchi missilistici, utilizzando missili balistici Ghaznavi e Shaheen-I e droni cinesi, segnando il primo impiego di armi ipersoniche nel conflitto.