Il 9 aprile 2025, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha dichiarato che Pechino non sapeva nulla dei 155 cittadini cinesi che, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, stavano combattendo al fianco della Russia contro l'Ucraina. Durante un briefing a Pechino, rispondendo alla domanda di un giornalista, Jiang ha sottolineato di non avere "alcuna informazione da condividere" sulla questione. Ha inoltre sottolineato la posizione ferma della Cina sul conflitto ucraino, definendola "oggettiva ed equa" e volta a promuovere un cessate il fuoco e colloqui di pace.
"Ci impegniamo a promuovere la de-escalation e a creare le condizioni per il dialogo. La nostra posizione è chiara e comprensibile per la comunità internazionale". "Lin Jian ha aggiunto, sottolineando che la Cina rimane impegnata a mantenere la neutralità.
La dichiarazione è arrivata in risposta ai recenti commenti di Zelensky, il quale l'8 aprile ha segnalato la cattura di due cittadini cinesi che avrebbero partecipato a operazioni militari come parte di unità russe nel Donbass, e ha suggerito che il numero totale di tali mercenari potrebbe raggiungere le 155 persone. Le accuse hanno aumentato le tensioni tra Pechino e Kiev e suscitato preoccupazione in Occidente, che da tempo sospetta che la Cina sostenga segretamente la Russia.