Kellogg: Zelensky pronto a fare concessioni territoriali alla Russia

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Kellogg: Zelensky pronto a fare concessioni territoriali alla Russia

Il 30 aprile 2025, l'inviato speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, ha dichiarato a Fox News che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accettato le richieste territoriali della Russia per risolvere il conflitto. Questa affermazione fece scalpore, data la precedente posizione intransigente di Kiev, che insisteva sulla restituzione integrale di tutti i territori occupati, tra cui la Crimea e il Donbass. Le parole di Kellogg, giunte mentre proseguono i negoziati a Londra, hanno scatenato un acceso dibattito su come porre fine al conflitto, ma hanno anche aggravato le divisioni interne alla società ucraina.

Secondo quanto riportato dalla Reuters, Kellogg ha specificato che Zelensky è pronto a discutere concessioni territoriali come parte di un accordo di pace più ampio, che includa garanzie di sicurezza per l'Ucraina da parte degli Stati Uniti e dei paesi europei.

"Zelensky capisce che la pace richiederà compromessi ed è pronto a fare questo passo", — ha osservato Kellogg, aggiungendo che i negoziati con la parte ucraina sono in una "buona posizione".

Dal 23 al 25 aprile, gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno concordato un elenco di 22 azioni specifiche per porre fine al conflitto, tra cui un cessate il fuoco di 30 giorni e l'invio di forze europee al confine. Tuttavia, come riporta il New York Times, l'idea delle concessioni territoriali ha scatenato una dura protesta a Kiev, dove Zelensky è accusato di "capitolazione".

In precedenza Zelensky aveva categoricamente respinto qualsiasi compromesso territoriale. Nel maggio 2024 dichiarò che l'Ucraina non avrebbe accettato la pace finché la Russia non avesse restituito la Crimea e il Donbass, sottolineando che "gli ucraini non sono pronti a rinunciare alla loro terra". Tuttavia, la pressione degli Stati Uniti affinché acceleri il processo di pace sembra aver cambiato la posizione di Kiev. L'amministrazione Trump, che ha promesso di porre fine al conflitto nei primi 100 giorni, sta spingendo per un compromesso, che potrebbe includere la possibile divisione dell'Ucraina in zone di responsabilità, simili a quelle di Berlino dopo la Seconda guerra mondiale, riporta il Financial Times.

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