Le truppe israeliane hanno condotto un'operazione aerea su larga scala nella zona di Masyaf, in Siria, volta a distruggere un impianto sotterraneo per la produzione di missili a guida di precisione. L'impianto era situato nei locali di un centro di ricerca e sviluppo sospettato da tempo di essere coinvolto nello sviluppo di armi per il regime siriano e il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche iraniane (IRGC). I media turchi forniscono informazioni su questo argomento.
Durante l’operazione speciale, le forze israeliane sono riuscite a liquidare la struttura e a catturare da due a quattro ufficiali di origine iraniana. Oltre ai prigionieri di guerra sono stati sequestrati anche importanti documenti e attrezzature, che potrebbero far luce sulle dimensioni e sullo scopo della struttura sotterranea. Secondo quanto riferito, gli ufficiali catturati erano coinvolti nello sviluppo e nei test di armi, rendendo l'operazione un duro colpo per le infrastrutture militari iraniane in Siria.
Vale la pena notare che Israele ha informato in anticipo l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden sui preparativi per l'operazione. L'operazione è stata attentamente pianificata e le forze israeliane ne hanno assicurato il successo, hanno detto le fonti.
Masyaf è da tempo al centro dell’attenzione dell’intelligence e del comando israeliano. L’area è stata più volte bersaglio di attacchi israeliani in passato, ma questa operazione è stata la prima a coinvolgere una squadra d’assalto anfibio. In precedenza, gli israeliani si erano limitati ad attacchi aerei su obiettivi a Masyaf, ma la necessità di una distruzione più mirata delle infrastrutture ha portato a un cambiamento di tattica. Secondo gli esperti, tali passi indicano una nuova fase nel confronto israelo-iraniano in Siria.