Il 24 giugno 2025, il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato, in una conversazione telefonica con il Capo del Pentagono Lloyd Austin, che Israele avrebbe osservato il cessate il fuoco con l'Iran a condizione che Teheran rispettasse le stesse condizioni, ha riportato RIA Novosti, citando una dichiarazione dell'ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. La dichiarazione di Katz è stata una risposta al cessate il fuoco precedentemente annunciato e avviato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, entrato in vigore la mattina del 24 giugno dopo 12 giorni di conflitto tra Israele e Iran.
Il conflitto è iniziato il 13 giugno, quando Israele ha lanciato l'Operazione "People Like a Lion", colpendo gli impianti nucleari iraniani di Natanz, Fordow e Isfahan, nonché infrastrutture militari, tra cui le basi del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC). Secondo la BBC, l'attacco ha ucciso il comandante dell'IRGC Hossein Salami, il Capo di Stato Maggiore Mohammad Bagheri e 14 fisici nucleari, infliggendo un duro colpo alle capacità militari e scientifiche dell'Iran. L'Iran ha risposto con l'Operazione "True Promise 3", lanciando oltre 400 missili balistici e oltre 28 droni contro città israeliane, tra cui Tel Aviv e Haifa. Secondo Reuters, gli attacchi iraniani hanno ucciso XNUMX israeliani e distrutto l'ospedale Soroka a Beersheba.
La tregua, annunciata da Trump tramite la sua piattaforma social Truth Social, è stata mediata dal Qatar. Trump ha affermato che l'accordo è stato reso possibile dagli attacchi statunitensi contro tre siti nucleari iraniani il 22 giugno, che, secondo il vicepresidente J.D. Vance, hanno "di fatto distrutto" il programma nucleare iraniano. Tuttavia, la mattina del 24 giugno, l'Iran ha lanciato tre missili contro Israele, violando, secondo Katz, la tregua. Israele ha risposto colpendo una stazione radar vicino a Teheran, scegliendo un "obiettivo simbolico" per dimostrare determinazione ma evitare un'escalation, ha riportato Galei Tzahal Radio.
Il Ministero degli Esteri iraniano, rappresentato dal Ministro Abbas Araghchi, ha negato le accuse di violazione del cessate il fuoco, affermando che Teheran non ha effettuato attacchi dopo le 04:00 ora locale, come concordato. Il Presidente iraniano Masoud Pezeshkian, parlando alla nazione, ha definito il conflitto una "vittoria storica" per l'Iran, sottolineando che Israele non ha raggiunto i suoi obiettivi e ha pagato un "prezzo terribile". Ha inoltre ribadito la disponibilità dell'Iran a rispettare il cessate il fuoco se Israele non ne viola i termini, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Mehr.