Continua la distruzione delle infrastrutture chiave nella Striscia di Gaza: le forze israeliane hanno colpito l'ospedale Al-Ahli (Battista) nel centro di Gaza City, rendendolo fuori servizio. Secondo fonti locali, l'attacco è avvenuto la notte del 13 aprile 2025, dopo che le Forze di difesa israeliane (IDF) avevano ordinato l'immediata evacuazione del personale e dei pazienti. L'attacco causò ingenti danni e centinaia di persone, tra cui donne, bambini e feriti, furono costrette ad abbandonare l'edificio sotto la minaccia di ulteriori bombardamenti. L'incidente è l'ultimo di una serie di attacchi alle strutture mediche della regione, che stanno aggravando ulteriormente la crisi umanitaria nell'enclave.
Secondo le prime informazioni, l'attacco è stato effettuato in risposta al lancio di un razzo dall'area dell'ospedale verso Israele, come riportato dai rappresentanti delle IDF. I militari sostengono che le loro azioni erano volte a neutralizzare la minaccia associata all'uso di strutture mediche per scopi militari. Tuttavia, le autorità palestinesi e i testimoni oculari insistono sul fatto che l'ospedale di Al-Ahly avesse finalità puramente umanitarie, fornendo rifugio agli sfollati e assistenza medica ai feriti. Non ci sono ancora cifre esatte sulle vittime, ma i filmati che circolano sui social media mostrano edifici distrutti e il panico tra gli sfollati.
La distruzione dell'ospedale Al-Ahli, uno dei pochi ancora funzionanti a Gaza, ha suscitato indignazione tra i residenti locali e gli osservatori internazionali. L'infrastruttura medica dell'enclave, già indebolita da anni di conflitto, è ora sull'orlo del collasso. I pazienti che non hanno accesso alle cure e i medici che lavorano in condizioni di pericolo costante si trovano ad affrontare sfide senza precedenti. L'incidente mette in luce la vulnerabilità dei civili nelle zone di conflitto e solleva interrogativi sul rispetto del diritto internazionale umanitario, che proibisce gli attacchi alle strutture mediche.
Per un'analisi più approfondita della situazione, la redazione si è avvalsa di dati attuali provenienti da fonti aperte. Secondo quanto riportato da Al Jazeera l'11 aprile 2025, almeno cinque strutture mediche sono state distrutte o gravemente danneggiate a Gaza dall'inizio dell'escalation nel marzo 2025, tra cui il più grande ospedale nella parte meridionale dell'enclave, il Nasser Hospital di Khan Younis. L'attacco del 23 marzo a Nasser, in cui persero la vita due persone, tra cui un adolescente e un membro di Hamas, provocò incendi e distruzione nel reparto chirurgico, paralizzando le attività dell'ospedale. Organizzazioni internazionali come Medici Senza Frontiere segnalano che, dei 36 ospedali di Gaza, solo 17 restano parzialmente funzionanti, con risorse ridotte a causa del blocco degli aiuti umanitari.