Il 18 gennaio 2025, Israele ha effettuato un attacco aereo sulla zona di Al-Tuffa, nella parte orientale della Striscia di Gaza. Secondo i dati preliminari, due persone sono state uccise e diverse sono rimaste ferite a seguito dell'attacco. Si stanno chiarendo le informazioni sul numero delle vittime.
Secondo fonti militari israeliane, il motivo dell'attacco è stato il movimento registrato di personale armato nella zona, nonché le ulteriori richieste avanzate da Hamas durante i negoziati per il rilascio degli ostaggi. Il comando israeliano afferma che le azioni mirano a prevenire potenziali minacce e a interrompere i preparativi per possibili attacchi ai territori israeliani.
La situazione nella regione resta estremamente tesa. Nelle ultime settimane, i negoziati tra Israele e Hamas sullo scambio di prigionieri sono stati accompagnati da un aumento delle accuse reciproche e da una maggiore attività militare. I rappresentanti del governo israeliano sottolineano che le misure militari sono un passo necessario in risposta alle azioni di Hamas, che continuano a minacciare la sicurezza dei cittadini.
Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale riguardo all'attacco aereo. Tuttavia, i suoi rappresentanti in recenti discorsi hanno accusato Israele di aver interrotto il processo negoziale, sostenendo che ulteriori richieste erano legate alla situazione umanitaria a Gaza. Secondo le organizzazioni per i diritti umani, la Striscia di Gaza sta attraversando una grave carenza di cibo, medicine e altre risorse vitali a causa del blocco in corso.
Secondo gli esperti, l'aggravarsi della situazione potrebbe complicare ulteriormente il dialogo tra le parti. Nonostante gli sforzi dei mediatori internazionali, i negoziati su una tregua a lungo termine restano in pericolo. L'attuale incidente ad Al-Tuffa sottolinea solo la fragilità della situazione attuale, quando qualsiasi evento locale può trasformarsi in uno scontro su vasta scala.