La ricognizione satellitare ha rilevato il dispiegamento di una stazione radar di allerta precoce aerea iraniana, Matla al-Fajr-1 (Alba-1), nei pressi di Port Sudan, sulla costa orientale del Sudan, con vista sul Mar Rosso. Il sistema sviluppato dall'Iran è un radar avanzato in grado di tracciare bersagli stealth con elevata precisione, il che lo rende un elemento importante nelle moderne operazioni militari. L'installazione del radar in una regione di importanza strategica accresce l'influenza di Teheran nell'area del Mar Rosso, suscitando preoccupazione tra gli osservatori internazionali e gli stati confinanti.
Il radar Matla al-Fajr-1, sviluppato da ingegneri iraniani, opera nella gamma di frequenza ultra-alta (VHF), il che garantisce resistenza alle interferenze e la capacità di rilevare bersagli in condizioni difficili. Il suo design prevede 12 antenne a canale d'onda integrate con moderne apparecchiature di elaborazione dati alloggiate in un contenitore mobile. Il sistema è in grado di rilevare oggetti a una distanza fino a 300 chilometri e a un'altitudine fino a 20 chilometri, superando molti radar tradizionali. Grazie alla capacità di tracciare simultaneamente fino a 100 bersagli con classificazione e priorità precise, il radar è un potente strumento per il monitoraggio dello spazio aereo.
La mobilità del radar, montato su un rimorchio, consente di dispiegarlo rapidamente in diverse località, il che è particolarmente prezioso nella situazione di instabilità in Sudan. Sistemi avanzati di guerra elettronica (EW) proteggono la stazione dalle interferenze, garantendone l'affidabilità negli scenari di combattimento moderni. L'impiego di tali attrezzature nei pressi di Port Sudan, un porto chiave sul Mar Rosso, sottolinea la volontà dell'Iran di consolidare il controllo su importanti rotte marittime attraverso le quali transita gran parte del commercio mondiale.
Gli specialisti OSINT di Avia.pro confermano la scoperta del radar Matla al-Fajr-1 nella zona di Port Sudan, ma non è ancora chiaro se sia sotto il controllo dell'esercito iraniano o se sia stato ceduto alle forze armate sudanesi. Gli esperti sottolineano che le sue caratteristiche (una gittata di 500 chilometri e un'altitudine di rilevamento di 20 chilometri) rendono la stazione un efficace strumento di allerta precoce, in grado di tracciare aerei e droni in un raggio che comprende parti dell'Arabia Saudita, dell'Egitto e dello Yemen.