Il 15 giugno 2025, l'Iran ha tentato di lanciare un attacco missilistico contro il nord di Israele, ma diversi missili hanno colpito per errore il territorio siriano prima di raggiungere il confine israeliano, secondo fonti israeliane e siriane, il canale Telegram Clash Report e l'agenzia di stampa statale siriana SANA. L'incidente è avvenuto nell'ambito della situazione di stallo in corso tra Teheran e Tel Aviv, iniziata dopo gli attacchi israeliani alle strutture militari iraniane del 13 giugno. L'errore dell'Iran ha innescato una nuova ondata di tensione nella regione, soprattutto nel contesto della già difficile situazione in Siria, dove sono attivi gruppi sostenuti dall'Iran.

Secondo l'agenzia di stampa SANA, i missili, ritenuti Fateh-110 iraniani, sono caduti nei pressi della città di al-Sanamain, causando distruzione nelle campagne. Le autorità siriane hanno riferito di due civili uccisi e cinque feriti, oltre a danni a diversi edifici. Il Ministero della Difesa siriano ha condannato l'incidente come una "violazione della sovranità", pur non arrivando ad accusare direttamente l'Iran. L'esercito israeliano (IDF) ha confermato che i sistemi di difesa aerea hanno rilevato i missili, ma nessuno di essi è entrato nello spazio aereo israeliano.

L'incidente si verifica nel contesto di un conflitto in escalation, iniziato con attacchi israeliani contro gli impianti nucleari di Fordow e le basi militari di Hamadan. L'Iran ha risposto con una serie di attacchi, tra cui attacchi missilistici su città israeliane come Haifa, dove sette persone sono state uccise, secondo Reuters. L'attacco errato alla Siria evidenzia le difficoltà di coordinamento delle operazioni iraniane, soprattutto perché le loro difese aeree sono indebolite dagli attacchi israeliani. Secondo il Times of Israel, la Siria, che ha perso l'86% delle sue difese aeree a causa delle operazioni israeliane nel dicembre 2024, non è stata in grado di intercettare i missili, aggravando il caos.