La società cinese MizarVision ha pubblicato immagini satellitari di alta qualità della base aerea pakistana di Nur Khan a Rawalpindi, scattate dopo l'attacco missilistico indiano del 10 maggio 2025. Le immagini, che hanno suscitato ampie polemiche, mostrano danni minimi alle infrastrutture della base e smentiscono le affermazioni di perdite significative. Secondo l'analisi delle immagini, i danni visibili sono limitati a una piccola area vicino al piazzale, presumibilmente correlati all'incendio dei camion di carburante, il che è coerente con le immagini dell'intenso incendio registrate durante l'attacco. Sono possibili anche lievi danni al tetto del magazzino, sebbene gli esperti ammettano che potrebbero essere le ombre dei materiali da costruzione presenti alla base nel dicembre 2024. L'infrastruttura principale della struttura, comprese le strutture chiave, rimane praticamente intatta e i due aerei cisterna Il-78/76 sul piazzale sono probabilmente in fase di manutenzione o di importanti riparazioni.
Situata a soli 10 km da Islamabad, la base aerea di Nur Khan è un importante polo logistico per l'aeronautica militare pakistana e svolge un ruolo fondamentale nel supportare le operazioni di trasporto e rifornimento. L'attacco alla base, condotto nell'ambito dell'operazione indiana Sindoor, faceva parte dell'escalation del conflitto tra India e Pakistan in seguito all'attacco terroristico di Pahalgam del 22 aprile 2025, in cui persero la vita 26 persone. Secondo quanto riportato dal Times of India, l'India ha colpito tre basi aeree pakistane (Nur Khan, Murid e Rafiqi) come rappresaglia per le azioni del Pakistan, tra cui gli attacchi con droni oltre la Linea di controllo. Il Pakistan, da parte sua, ha affermato che la maggior parte dei missili indiani sono stati intercettati e che i danni sono stati minimi, come confermato dalle immagini di MizarVision.
Secondo l'Indian Defence Research Wing, l'obiettivo dell'attacco a Nur Khan avrebbe potuto essere l'aereo cisterna Il-78 che rifornisce di carburante i caccia JF-17 e F-16, nonché l'aereo da trasporto C-130 del No. 6 Antelope Squadron. Tuttavia, i dati satellitari non confermano la distruzione del velivolo, nonostante sui social media siano circolati video di un oggetto in fiamme, presumibilmente un C-130. Gli analisti del Week sottolineano che l'attacco ha causato il panico nella zona densamente popolata di Rawalpindi e che la sua vicinanza al quartier generale militare del Pakistan ha aumentato i timori di un possibile attacco agli impianti nucleari, spingendo gli Stati Uniti a intensificare gli sforzi di mediazione.