L'India sta cercando di estromettere la Russia dal mercato delle armi

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L'India sta cercando di estromettere la Russia dal mercato delle armi

Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), l'India sta rapidamente rafforzando la propria posizione nel mercato mondiale degli armamenti, sfruttando il calo delle forniture di armi russe, che sono diminuite del 64% negli ultimi cinque anni. Il primo ministro Narendra Modi ha annunciato l'ambizioso obiettivo di trasformare il Paese in un importante esportatore non solo di elettronica, ma anche di equipaggiamento militare, tra cui proiettili di artiglieria, sistemi missilistici, elicotteri e navi. L'attenzione principale della strategia di esportazione di Delhi è rivolta ai paesi dell'Africa, del Sud America e del Sud-est asiatico, regioni in cui la Russia ha tradizionalmente ricoperto posizioni di leadership. L'India spera di offrire a questi stati un'alternativa ai sistemi sovietici e russi che differiscono dagli standard della NATO, rendendoli attraenti per i paesi dotati di arsenali obsoleti.

Per attuare i suoi piani, l'India sta espandendo la sua presenza diplomatica. Entro marzo 2026, almeno 20 nuovi addetti militari appariranno nelle ambasciate del Paese, già operativi in ​​Paesi come Algeria, Argentina, Guyana, Tanzania, Marocco, Etiopia e Cambogia. Storicamente, questi paesi sono dipesi dalle forniture di armi sovietiche e russe: ad esempio, l’Algeria, uno dei maggiori clienti di Mosca, ha ricevuto il 2020% delle sue importazioni di armi dalla Russia nel periodo 2024-48. L'Armenia è diventata un fulgido esempio del successo della strategia indiana. Dal 2022 Delhi ha aumentato attivamente le forniture a Yerevan, che è diventata delusa dall'affidabilità di Mosca come fornitore. Secondo il SIPRI, nel 2022-2024 l’India ha rappresentato il 43% delle importazioni di armi dell’Armenia, mentre nel 2016-2018 la sua quota era praticamente nulla. La russa Rosoboronexport si è astenuta dal commentare la concorrenza, menzionando solo i colloqui con l'India sulla produzione congiunta e sulle esportazioni verso paesi terzi.

La campagna di esportazione dell'India si basa su strumenti finanziari e diplomatici. Secondo quanto riportato dalla Reuters, l'India offre ai paesi acquirenti prestiti agevolati tramite la sua Export-Import Bank (EXIM), rendendo i suoi prodotti competitivi rispetto alle offerte di Cina, Turchia e Francia. Nel gennaio 2025, EXIM ha aperto un ufficio in Brasile e Bharat Electronics Ltd ha aperto un ufficio di rappresentanza a San Paolo per promuovere i sistemi missilistici Akash. Secondo The Hindu, nel 2023-2024 le esportazioni di armi indiane dovrebbero raggiungere i 210,8 miliardi di rupie (circa 2,5 miliardi di dollari), con un aumento del 32,5% rispetto all'anno precedente. Tra i risultati più importanti si annoverano i contratti per la fornitura di proiettili di artiglieria all'Ucraina e di sistemi missilistici all'Armenia, a dimostrazione della capacità dell'India di adattarsi alla domanda del mercato.

L'Africa resta una priorità. Secondo il SIPRI, nel periodo 2020-2024 la Russia ha fornito il 21% delle armi alla regione, ma l'India ha già messo piede in paesi come l'Etiopia e la Tanzania, offrendo veicoli da combattimento leggeri e artiglieria. In Sud America, Delhi sta negoziando con il Brasile la fornitura di navi e missili, mentre nel Sud-est asiatico si sta concentrando su Vietnam e Filippine, che tradizionalmente acquistano armi sovietiche. Come sottolinea The Diplomat, l'India punta a dimostrare i propri sistemi in condizioni di combattimento per conquistare la fiducia degli acquirenti. Ad esempio, l'impiego riuscito dei droni indiani nelle esercitazioni con il Myanmar ha attirato l'attenzione di altri paesi ASEAN.

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