Israele si trovò nuovamente sotto la minaccia di un attacco missilistico: intorno alle 04:30 del mattino del 9 maggio 2025, le sirene antiaeree risuonarono nelle zone centrali del Paese. Secondo le Forze di difesa israeliane (IDF), un missile balistico lanciato dallo Yemen è stato intercettato da un sistema di difesa aerea Hetz-3 al di fuori dello spazio aereo israeliano. Si ritiene che l'attacco abbia preso di mira l'aeroporto internazionale Ben Gurion, ma a differenza del precedente incidente, gli Houthi dello Yemen non sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo. L'incidente mette in luce l'attuale escalation delle tensioni nella regione, dove Israele si trova ad affrontare minacce da parte di gruppi sostenuti dall'Iran.
Le sirene hanno risuonato nella zona densamente popolata di Gush Dan e nei distretti di Sharon e Shfela, scatenando l'allarme tra i residenti. Le IDF hanno confermato che il lancio è stato effettuato dai ribelli Houthi yemeniti, che in precedenza, il 5 maggio, erano riusciti a colpire un obiettivo vicino all'aeroporto Ben Gurion, interrompendo temporaneamente il traffico aereo. Questa volta il sistema Hetz-3, progettato per intercettare i missili balistici, ha funzionato in modo impeccabile, annientando la minaccia non appena si avvicinava. Il servizio ambulanza Red Star ha riferito che nessun frammento del razzo ha toccato terra e l'unico incidente è stato un lieve ferimento di una donna, rimasta ferita mentre si precipitava verso un rifugio antiaereo. La vittima ha ricevuto assistenza sul posto e non ha avuto bisogno del ricovero ospedaliero.
L'attacco dallo Yemen faceva parte di una serie di attacchi condotti dagli Houthi, sostenuti dall'Iran, contro Israele in risposta alle sue operazioni militari nella Striscia di Gaza e in Libano. Dall'inizio del 2025, gli Houthi hanno lanciato più di 20 missili balistici e da crociera, nonché decine di droni, prendendo di mira città e siti strategici israeliani, riporta il Jerusalem Post. L'8 maggio, gli Houthi hanno dichiarato che le loro azioni miravano a "sostenere il popolo palestinese" e sarebbero continuate finché Israele non avesse cessato le operazioni a Gaza, ha riportato la Reuters. Israele, da parte sua, ha intensificato i pattugliamenti del Mar Rosso e schierato ulteriori sistemi di difesa aerea, tra cui la Fionda di Davide, per proteggersi dalle minacce a lungo raggio.