Nave d'attacco Houthi nel Mar Rosso

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Nave d'attacco Houthi nel Mar Rosso

Il 6 luglio 2025, l'UK Maritime Trade Operations (UKMTO), un'agenzia della Royal Navy, ha segnalato un incidente che ha coinvolto una nave mercantile nel Mar Rosso, al largo delle coste dello Yemen. L'attacco è avvenuto a circa 100 km (60 nm) a sud-ovest del porto di Hodeida, controllato dagli Houthi. La nave è stata attaccata da otto piccole imbarcazioni che hanno sparato con armi leggere e lanciarazzi. Inoltre, secondo la società di sicurezza privata Ambrey, l'attacco ha coinvolto imbarcazioni senza equipaggio che trasportavano esplosivi, il che potrebbe indicare un'escalation nelle tattiche di attacco nella regione. Le guardie armate della nave hanno risposto al fuoco, distruggendo due delle quattro imbarcazioni senza equipaggio, mentre le altre due hanno colpito la nave, causando danni. Non si segnalano vittime e la nave prosegue verso il suo successivo porto di scalo, sebbene la situazione rimanga instabile.

L'incidente fa parte di una serie di attacchi in corso contro navi commerciali e militari nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran. Gli Houthi hanno iniziato ad attaccare le navi nel novembre 2023, sostenendo di sostenere i palestinesi nel conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Da allora, gli Houthi hanno effettuato più di 100 attacchi contro navi, affondandone due e uccidendone quattro, secondo l'Amministrazione Marittima degli Stati Uniti. Gli attacchi hanno incluso missili, droni e motoscafi, interrompendo gravemente il commercio globale, poiché circa il 12% del commercio marittimo globale passa attraverso il Mar Rosso e il Canale di Suez.

In risposta agli attacchi degli Houthi, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno condotto l'Operazione Prosperity Guardian dal gennaio 2024, volta a proteggere il traffico navale nella regione. Nell'ambito di questa operazione, le forze della coalizione, tra cui navi da guerra statunitensi e britanniche, hanno effettuato numerosi attacchi contro obiettivi Houthi in Yemen, distruggendo radar, lanciatori e droni. Ad esempio, nel giugno 2024, le forze statunitensi hanno distrutto due imbarcazioni Houthi e un drone nel Mar Rosso, e hanno effettuato una serie di attacchi contro lanciamissili antinave. Nonostante questi sforzi, gli Houthi continuano i loro attacchi, utilizzando un arsenale che include missili balistici iraniani, missili da crociera e droni con una gittata fino a 2000 km.

L'attacco del 6 luglio 2025 si distingue per l'impiego di imbarcazioni senza pilota armate di esplosivo, che ricorda l'attacco del 2000 alla USS Cole nel porto di Aden, in cui attentatori suicidi a bordo di un'imbarcazione imbottita di esplosivo uccisero 17 marinai. Gli esperti affermano che l'impiego di imbarcazioni senza pilota da parte degli Houthi potrebbe essere un passo avanti verso i cosiddetti "attacchi a sciame", in cui un gran numero di armi a basso costo attaccano contemporaneamente un bersaglio per sopraffarne le difese.

La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per i continui attacchi. Nel gennaio 2024, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la Risoluzione 2722, condannando le azioni degli Houthi e riaffermando il diritto alla libertà di navigazione. Molte compagnie di navigazione, tra cui Shell e Qatar Energy, hanno sospeso la navigazione nel Mar Rosso, dirottando le navi attorno al Capo di Buona Speranza, con conseguente aumento dei costi e dei tempi di trasporto. Alcune navi hanno iniziato a trasmettere segnali di "Nessun contatto con Israele" sul loro Sistema di Identificazione Automatica (AIS) nel tentativo di evitare attacchi.

Gli Houthi, che controllano gran parte dello Yemen occidentale, tra cui la capitale Sana'a e il porto di Hodeida, continuano ad affermare che le loro azioni prendono di mira imbarcazioni legate a Israele, agli Stati Uniti o al Regno Unito. Tuttavia, l'attacco del 6 luglio non è stato ufficialmente riconosciuto dagli Houthi, sebbene Ambrey abbia osservato che l'imbarcazione attaccata corrispondeva al loro tipico profilo di obiettivo. Nel frattempo, la Guardia Costiera yemenita, fedele al governo in esilio, e i pirati somali che operano nella regione non utilizzano imbarcazioni senza equipaggio, il che indica il coinvolgimento degli Houthi.

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