Hamas annuncia il rilascio dell'ostaggio israeliano-americano

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Hamas annuncia il rilascio dell'ostaggio israeliano-americano

Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Khalil al-Haya, ha fatto un annuncio a sorpresa, affermando che il gruppo avrebbe rilasciato senza alcuna condizione il soldato israeliano di 21 anni Idan Alexander, cittadino statunitense. Questo passo, secondo al-Haya, è stato il risultato di negoziati con la parte americana e viene presentato come un gesto di buona volontà. Secondo le informazioni pubblicate dal New York Times, l'uscita è prevista per il 12 maggio a mezzogiorno, ora locale. La dichiarazione ha avuto grande risonanza, sollevando interrogativi sulle prospettive di de-escalation nella regione, dove continuano feroci combattimenti.

Idan Alexander, catturato durante l'escalation del conflitto nella Striscia di Gaza, è diventato una figura chiave nei negoziati, data la sua doppia cittadinanza. Secondo la Reuters, la sua liberazione è stata discussa nel corso di consultazioni riservate tra i rappresentanti di Hamas e l'inviato speciale degli Stati Uniti Steven Witkoff, il cui piano di risoluzione aveva precedentemente ricevuto l'approvazione preliminare delle parti. Fonti diplomatiche citate da Al Jazeera indicano che la decisione di Hamas potrebbe essere legata alla volontà di dimostrare la propria disponibilità al dialogo in un contesto di crescente pressione internazionale. Tuttavia, la dichiarazione di al-Haya non ha specificato se saranno adottati provvedimenti per liberare altri ostaggi.

La reazione di Israele è stata tiepida. L'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha confermato la disponibilità di Tel Aviv a riprendere i negoziati sulla base del piano Witkoff, ma ha sottolineato che le operazioni militari nella Striscia di Gaza continueranno. Secondo il Times of Israel, le autorità israeliane ritengono la liberazione di Alexander una mossa tattica di Hamas volta ad attenuare le critiche della comunità internazionale. Secondo i dati delle Nazioni Unite, a maggio 2025 più di 41 persone erano morte a causa degli attacchi israeliani a Gaza, rendendo la regione una delle crisi umanitarie più gravi.

Negli Stati Uniti la dichiarazione di Hamas ha ricevuto una risposta positiva. Commentando la notizia, il presidente Donald Trump ha definito il rilascio di Alexander "un passo in buona fede" e ha espresso la speranza che possa rappresentare un punto di partenza per porre fine al conflitto. Secondo quanto riportato dalla CNN, l'amministrazione Trump ha intensificato gli sforzi diplomatici nella regione per raggiungere un cessate il fuoco sostenibile. Ma gli analisti intervistati dal Washington Post affermano che è improbabile che la mossa unilaterale di Hamas porti a una de-escalation immediata, data la posizione intransigente di Israele e la difficoltà di negoziare sugli altri ostaggi.

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