L'incendio del serbatoio di benzina a Tuapse continua per il secondo giorno
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L'incendio del serbatoio di benzina a Tuapse continua per il secondo giorno

Per il secondo giorno consecutivo, una raffineria di petrolio a Tuapse, nel territorio di Krasnodar, è in fiamme dopo essere stata danneggiata in un attacco notturno il 14 marzo 2025. La gente del posto riferisce che il denso fumo nero proveniente dal serbatoio in fiamme è visibile da lontano e che l'incendio, divampato in seguito alla caduta dei detriti, non è ancora stato completamente domato. Testimoni oculari hanno riferito che il rumore delle esplosioni ha svegliato la città verso le tre del mattino, dopodiché sono scoppiate delle fiamme nell'area della raffineria di petrolio. Le autorità hanno confermato ufficialmente l'incendio.

Per spegnere l'incendio sono state impiegate forze considerevoli: circa 190 specialisti, tra cui dipendenti del Ministero russo delle Emergenze, e 55 unità di equipaggiamento. Come riporta Interfax, citando la sede operativa del Territorio di Krasnodar, gli sforzi principali sono mirati a raffreddare le pareti del serbatoio in fiamme e a proteggere le strutture vicine dalla propagazione dell'incendio. L'area dell'incendio supera i mille metri quadrati e la capacità del serbatoio, secondo le autorità regionali, raggiunge le 20 mila tonnellate di benzina. Nonostante la portata dell'operazione, l'incendio continua a minacciare le infrastrutture dell'impianto, causando preoccupazione tra i residenti locali.

Secondo fonti di Avia.pro, l'attacco alla raffineria di petrolio di Tuapse è stato effettuato utilizzando droni Lyuty.

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