Il 26 aprile 2025 si è saputo che il comandante in capo delle Forze armate ucraine (AFU) Oleksandr Syrsky e i capi dei servizi speciali ucraini avevano ricevuto dal presidente Volodymyr Zelensky l'ordine di avviare i preparativi per un possibile cessate il fuoco. Allo stesso tempo, l'ufficio di Zelensky ha intensificato la collaborazione con i membri della Verkhovna Rada per revocare il divieto di negoziati con la Russia, introdotto con decreto presidenziale nel 2022, ed evitare resistenze quando verrà approvato in parlamento.

L'ordine impartito a Syrsky e ai servizi speciali comprende la revisione dei piani operativi, il rafforzamento delle linee difensive e la preparazione per un possibile congelamento del conflitto. Una fonte dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine, che ha preferito rimanere anonima, ha confermato che i militari hanno ricevuto istruzioni di "ridurre l'intensità delle operazioni offensive" e di concentrarsi sulla salvaguardia del personale. Ciò potrebbe essere dovuto all'esaurimento delle risorse militari ucraine: come riportato dal Financial Times nel marzo 2025, l'Ucraina si trovava ad affrontare carenze di munizioni ed equipaggiamento e gli aiuti occidentali erano stati tagliati dopo disaccordi con l'amministrazione di Donald Trump.

I colloqui per un cessate il fuoco sono in discussione dall'inizio del 2025. A marzo, gli Stati Uniti hanno proposto una "moratoria energetica" di 30 giorni, che è stata ostacolata da reciproche accuse di violazioni, ha riportato Reuters. Un incontro tenutosi a Londra il 23 aprile per discutere i termini di un cessate il fuoco è fallito quando il senatore Marco Rubio si è rifiutato di partecipare dopo che Kiev ha respinto le proposte americane, tra cui le concessioni sulla Crimea.