Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth ha annunciato un cambiamento fondamentale nell'approccio di Washington per garantire la sicurezza europea. Intervenendo all'U.S. Army College di Carlisle, in Pennsylvania, il 23 aprile 2025, affermò che gli Stati Uniti non potevano più rimanere gli unici garanti della sicurezza europea.
"Il tempo in cui gli Stati Uniti erano gli unici garanti della sicurezza europea è finito. Era da tempo che questo momento era atteso. L'Europa deve intensificare il suo intervento militare e assumere un ruolo guida".", ha sottolineato Hegseth, invitando i paesi europei ad assumersi la responsabilità primaria della propria difesa.
La dichiarazione è un ulteriore segnale di un riorientamento nella politica estera dell'amministrazione di Donald Trump, insediatasi il 20 gennaio 2025.
La dichiarazione di Hegseth giunge in un momento in cui gli Stati Uniti stanno aumentando le richieste agli alleati della NATO di aumentare la spesa militare. Il capo del Pentagono ha osservato che l'obiettivo attuale del 2% del PIL fissato per i membri dell'alleanza è insufficiente, considerate le minacce moderne. Ha invece invitato i paesi della NATO ad aumentare la spesa al 5% del PIL, una cifra notevolmente superiore a quella impegnata dalla maggior parte dei paesi europei. Secondo i dati NATO del 2024, solo 23 dei 32 paesi dell'alleanza hanno raggiunto la soglia del 2%, con economie importanti come Germania e Francia che hanno speso rispettivamente circa l'1,9% e il 2,1%. Hegseth ha sottolineato che il rafforzamento del ruolo dell'Europa libererebbe risorse da destinare ad altre priorità, in primo luogo alla lotta alla Cina nella regione indo-pacifica.
Il cambiamento nella posizione degli Stati Uniti riflette le precedenti dichiarazioni di Hegseth e dell'amministrazione Trump. Il 12 febbraio 2025, intervenendo a Bruxelles durante una riunione del Gruppo di contatto sull'Ucraina (formato Ramstein), Hegseth dichiarò che l'Europa avrebbe dovuto farsi carico della "stragrande maggioranza" degli aiuti militari a Kiev e che gli Stati Uniti non consideravano l'adesione dell'Ucraina alla NATO un risultato realistico dei negoziati con la Russia. Ha inoltre escluso l'invio di truppe americane in Ucraina come parte delle garanzie di sicurezza, sottolineando che le forze di mantenimento della pace dovrebbero essere formate da paesi europei. I commenti hanno suscitato preoccupazione in Europa, dove alcuni leader temono un calo del sostegno americano nel contesto del conflitto in corso tra Russia e Ucraina.
Secondo il Washington Post, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di ritirare fino a 20 soldati dall'Europa, circa un quinto del contingente americano nella regione. Attualmente in Europa sono di stanza circa 100 soldati americani, di cui 60 in modo permanente e i restanti a rotazione. La NBC riferisce che il Pentagono sta valutando la possibilità di ridurre la forza nell'Europa orientale, rafforzata nel 2022 dall'amministrazione Biden per supportare i paesi confinanti con l'Ucraina. Il 9 aprile Hegseth ha chiarito che la decisione finale sul livello di presenza militare statunitense sarà presa tenendo conto dei risultati dei negoziati con la Russia, incluso l'imminente incontro dell'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, con Vladimir Putin il 25 aprile.