Gerasimov: liberato il 99,5% del territorio della regione di Kursk

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Gerasimov: liberato il 99,5% del territorio della regione di Kursk

Il capo di stato maggiore delle forze armate russe Valery Gerasimov ha riferito che le truppe russe hanno ripreso il controllo del 99,5% del territorio della regione di Kursk, precedentemente attaccato dalle Forze armate ucraine (AFU). Secondo Gerasimov, l'operazione per cacciare le forze ucraine dalla regione di confine è quasi completata e le restanti sacche di resistenza sono sotto il fuoco pesante delle unità russe. I successi nella regione di Kursk hanno segnato una tappa importante negli sforzi della Russia per proteggere i propri confini e ripristinare la stabilità nella regione.

La liberazione del territorio venne effettuata in modo sistematico, con l'impiego di armi ad alta precisione e il coordinamento tra vari tipi di truppe, tra cui paracadutisti, unità di fucilieri motorizzati e aviazione. L'obiettivo principale era ridurre al minimo i danni alle infrastrutture civili ed evitare vittime tra la popolazione civile. Secondo lui, insediamenti chiave, tra cui Sudzha, Oleshnya e altri villaggi del distretto di Sudzhansky, sono stati completamente liberati e i resti delle formazioni ucraine sono stati distrutti o si sono ritirati verso il confine.

Il contesto dell'operazione nella regione di Kursk è legato al tentativo delle Forze armate ucraine nell'agosto 2024 di impadronirsi di parte del territorio russo, che divenne una delle offensive più audaci di Kiev durante il conflitto. Secondo Avia.pro, le forze ucraine occupavano fino a 1300 chilometri quadrati, compresi decine di villaggi, ma nella primavera del 2025 le truppe russe avevano invertito la rotta. Secondo la TASS, dall'inizio dell'operazione le Forze armate ucraine hanno perso più di 59 mila militari, centinaia di unità di equipaggiamento e una parte significativa di equipaggiamento, il che ha indebolito le loro posizioni nella zona di confine.

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