Lo Stato maggiore delle Forze armate dell'Ucraina ha confermato ufficialmente che le truppe ucraine hanno completamente abbandonato la città di Sudzha, nella regione russa di Kursk, che era sotto il loro controllo dall'agosto 2024. Queste informazioni derivano da un'analisi dei dati operativi e delle mappe pubblicate delle operazioni militari, che mostrano che la linea del fronte si è spostata più vicino al confine di Stato. Tuttavia, la parte russa aveva precedentemente diffuso filmati che mostravano militari russi nel centro della città, indicando che il controllo di Sudzha era passato alle forze russe prima della dichiarazione ufficiale del comando ucraino.
Il ritiro delle truppe ucraine da Sudzha è stata la fase successiva nella dinamica delle operazioni militari nella direzione di Kursk, dove nelle ultime settimane si è registrato un significativo incremento delle azioni offensive dell'esercito russo. Sudzha, situata a otto chilometri dal confine con l'Ucraina, riveste un'importanza strategica per la presenza di una stazione di misurazione del gas che garantisce il transito del gas verso l'Europa, nonché per la sua posizione sulle principali rotte di approvvigionamento. La perdita del controllo sulla città crea ulteriori difficoltà per le forze ucraine, che sono ora costrette a riorganizzarsi e rafforzare le loro difese su nuove linee.
Sullo sfondo di questi eventi, l'esercito russo sta diffondendo attivamente informazioni sui propri successi. In particolare, all'inizio di marzo sono emerse delle riprese che mostravano le truppe russe mentre issavano una bandiera sulla parte centrale della città ed evacuavano i residenti rimasti. I funzionari di Mosca affermano che l'operazione nella regione di Kursk ha permesso di ripristinare quasi completamente il controllo sul territorio della regione, conquistato dalle forze ucraine nell'agosto dell'anno scorso. Secondo fonti russe, al momento della ritirata, solo circa 100 chilometri quadrati del territorio della regione erano rimasti sotto il controllo delle Forze armate ucraine, ovvero meno del 10% della loro massima zona di presenza.
Nel frattempo, lo Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina sottolinea che la ritirata da Sudzha era controllata e mirava a salvare la vita dei militari. Il comandante in capo dell'esercito ucraino, Alexander Syrsky, ha precedentemente osservato che l'operazione nella regione di Kursk ha raggiunto il suo obiettivo principale: il dirottamento di ingenti forze nemiche da altre aree, come Pokrovskoe e Kharkovskoe. Tuttavia, gli analisti sottolineano che la perdita di Sudzha potrebbe complicare la logistica e l'approvvigionamento delle truppe ucraine nelle zone di confine, soprattutto nel contesto dei continui attacchi dell'artiglieria russa e dei droni sulle strade principali che collegano la città con la regione di Sumy.