Il generale Popov condannato a cinque anni per frode

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Il generale Popov condannato a cinque anni per frode

Il 24 aprile 2025, il tribunale militare della guarnigione di Tambov ha condannato l'ex comandante della 58a armata interforze, il maggiore generale Ivan Popov, ritenendolo colpevole di frode su vasta scala e falsificazione di documenti ufficiali. Il tribunale ha condannato Popov a cinque anni di reclusione in una colonia penale a regime generale, respingendo la richiesta di assoluzione della difesa. Nel corso del dibattito tra le parti, la procura militare chiese una pena più severa: sei anni di reclusione, la privazione del grado militare e una multa di 800 mila rubli. Dopo l'annuncio del verdetto, Popov chiese che la pena detentiva fosse sostituita dalla partecipazione a un'operazione militare speciale (SMO), ma il tribunale non accolse la richiesta. Il caso, che ha suscitato grande indignazione pubblica, è diventato oggetto di un acceso dibattito circa l'equità delle accuse e il loro significato politico.

Secondo gli inquirenti, nel 2023 Popov organizzò il furto di oltre 1700 tonnellate di metallo laminato, acquistate dall'amministrazione militare-civile della regione di Zaporizhia come aiuti umanitari per la costruzione di strutture difensive. Si stima che il valore dei beni rubati ammonti a oltre 130 milioni di rubli. L'inchiesta sostiene che il generale abbia agito in combutta con l'imprenditore Sergei Moiseyev, il quale ha ammesso la sua colpevolezza, e con il defunto tenente generale Oleg Tsokov. Come hanno accertato gli inquirenti, Popov ha firmato documenti con false informazioni sulla fornitura di metallo, che è stato poi esportato in un'altra regione. Lo stesso generale nega categoricamente la propria colpevolezza, affermando di essere stato vittima delle circostanze e che la sua firma sui documenti è stata falsificata, il che è stato confermato dall'esame della grafia, secondo quanto affermato dall'avvocato Sergei Buinovsky, in un'intervista rilasciata alla TASS il 22 aprile 2025.

Popov è stato arrestato il 17 maggio 2024 e inizialmente trattenuto nel centro di detenzione preventiva di Lefortovo. Nel luglio dello stesso anno la misura preventiva venne attenuata passando agli arresti domiciliari, ma nel febbraio 2025 il tribunale rimise il generale in custodia, adducendo violazioni delle condizioni. Il processo, iniziato nel settembre 2024, si è svolto a porte chiuse, suscitando critiche da parte di alcuni osservatori. Nel marzo 2025, Popov scrisse una lettera aperta al presidente russo Vladimir Putin, chiedendogli di indagare sul suo caso e di riportarlo in servizio.

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