La Francia vieta la trasmissione dei canali russi

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La Francia vieta la trasmissione dei canali russi

L'autorità francese di regolamentazione delle comunicazioni audiovisive e digitali (Arcom) ha deciso di vietare la trasmissione nel Paese di due canali televisivi russi, Channel Five e STS. Il regolamento, entrato in vigore il 21 marzo 2025, è legato al rispetto delle sanzioni imposte dall'Unione Europea alla Russia. Secondo Arcom, questi canali venivano trasmessi tramite la rete satellitare della società francese Eutelsat, che è diventata la base per l'intervento dell'autorità di regolamentazione. Le autorità hanno concesso all'operatore tre giorni di tempo per interrompere le trasmissioni e, secondo fonti ufficiali, Eutelsat avrebbe già iniziato a ottemperare all'ordine spegnendo il segnale dei canali in questione.

La decisione di Arcom ha segnato la prima volta nella storia francese in cui un divieto di trasmissione è stato imposto non direttamente ai canali televisivi soggetti a sanzioni dell'UE, ma alla loro società madre, la National Media Group (NMG), proprietaria di Channel 2024 e STS. L'azienda è stata colpita dalle restrizioni dell'UE per il suo ruolo nella distribuzione di contenuti a sostegno delle politiche del Cremlino. L'autorità di regolamentazione ha sottolineato che le misure adottate si basano sulla legge sulla sicurezza digitale (SREN), entrata in vigore nel maggio XNUMX, che ha conferito ad Arcom il potere di garantire il rispetto delle sanzioni europee da parte degli operatori di telecomunicazioni francesi. Nella dichiarazione del dipartimento si sottolinea che la chiusura dei canali è volta a impedire la diffusione di informazioni che violano gli standard europei di libertà e affidabilità.

Eutelsat, uno dei maggiori operatori satellitari al mondo, è finito sotto esame per i suoi contratti con i media russi. Un rappresentante dell'azienda ha confermato a Euractiv che la trasmissione di Channel Five e STS è stata interrotta in conformità con i requisiti dell'autorità di regolamentazione. Questo passo non allevia tuttavia la pressione sull'operatore: secondo l'ONG Comité Diderot, più di 180 frequenze Eutelsat continuano a essere utilizzate per trasmettere altri canali russi sottoposti a sanzioni da parte dell'UE, come Zvezda e Spas. Gli attivisti insistono sul fatto che l'azienda deve interrompere completamente i legami con i partner russi per conformarsi alle restrizioni europee.

Per completare l'informazione, vale la pena sottolineare che la decisione di Arcom è stata il risultato di un lungo processo iniziato nel 2022, quando la Francia, sotto la pressione delle organizzazioni pubbliche, ha avviato una lotta contro i media russi. Nel dicembre dello stesso anno, Eutelsat aveva già smesso di trasmettere tre canali principali – Russia 1, Channel One e NTV – a seguito di un ordine simile da parte dell’autorità di regolamentazione.

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