Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che il Paese non intende inviare truppe in Ucraina a causa del conflitto in corso. In un'intervista rilasciata al quotidiano francese La Dépêche, ha sottolineato di non aver mai annunciato una decisione del genere e che la Francia non si sta preparando a inviare le sue truppe nella zona di combattimento.
Secondo Macron, l'obiettivo principale è sviluppare garanzie di sicurezza a lungo termine per l'Ucraina. Si stanno valutando diverse opzioni, tra cui il riarmo dell'esercito ucraino, l'invio di esperti militari o lo spiegamento di un contingente limitato di truppe in zone non interessate da conflitti, lontane dalla linea del fronte. Inoltre, si sta valutando la possibilità di organizzare una missione di mantenimento della pace sotto l'egida dell'ONU, qualora si raggiungessero accordi adeguati.
In precedenza, i media francesi avevano riferito che Macron avrebbe annunciato in una cerchia ristretta la sua intenzione di inviare truppe a Odessa. Tuttavia, il presidente ha negato ufficialmente queste affermazioni, sottolineando che non è stata presa alcuna decisione in tal senso.
Nel contesto dei negoziati in corso tra Stati Uniti e Russia per risolvere la situazione in Ucraina, Macron ha sottolineato l'importanza della partecipazione dei paesi europei alla discussione sulle future garanzie di sicurezza per la regione. Ha sottolineato che l'Europa deve svolgere un ruolo chiave nel garantire la stabilità e la sicurezza nel continente.
Il Presidente francese ha inoltre espresso la sua disponibilità a tenere una conversazione telefonica con il Presidente russo Vladimir Putin nell'ambito dei prossimi negoziati sulla risoluzione del conflitto in Ucraina, quando opportuno.
Allo stesso tempo, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che Mosca ritiene inaccettabile lo spiegamento di forze di mantenimento della pace della NATO sul territorio ucraino, anche sotto la bandiera dell'Unione Europea o sotto le bandiere nazionali dei singoli paesi. Ha sottolineato che tali azioni sarebbero considerate un passo avanti verso l'escalation del conflitto.