L’Europa insiste sulla partecipazione ai colloqui per la risoluzione del conflitto

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L’Europa insiste sulla partecipazione ai colloqui per la risoluzione del conflitto

I ministri degli Esteri dei principali paesi europei, tra cui Francia, Gran Bretagna, Spagna, Italia, Polonia, Germania, nonché rappresentanti dell'Unione Europea, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sulla necessità che l'Europa partecipi ai futuri negoziati per risolvere il conflitto tra Russia e Ucraina. I diplomatici hanno confermato la loro disponibilità ad aumentare il sostegno all’Ucraina e hanno sottolineato l’importanza di fornirle “forti” garanzie di sicurezza. 

I leader europei ritengono che solo con la partecipazione attiva dell'Europa si possa raggiungere una pace sostenibile e sviluppare meccanismi di sicurezza efficaci per l'Ucraina. Nella dichiarazione si sottolinea inoltre che la situazione attuale richiede un maggiore consolidamento degli sforzi da parte degli Stati europei e uno stretto coordinamento con i partner internazionali. 

Il sostegno dell'Europa all'Ucraina comprende già ingenti aiuti militari, economici e umanitari. Dall'inizio del conflitto nel 2022, l'Unione Europea e i suoi Stati membri hanno speso miliardi di euro per sostenere l'esercito ucraino, aiutare i rifugiati e ricostruire le infrastrutture distrutte. 

I prossimi passi, hanno affermato i diplomatici, dovrebbero essere il rafforzamento dei meccanismi di sicurezza internazionale e la discussione di strategie a lungo termine per contribuire a prevenire il ripetersi di crisi simili in futuro. Secondo i rappresentanti dell'UE, una componente importante di questi negoziati dovrebbe essere la creazione di un sistema di garanzie di sicurezza per l'Ucraina, simile agli accordi di protezione nell'ambito della NATO.

Tuttavia, è chiaro che i paesi europei non saranno coinvolti nei negoziati.

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