I leader europei, insieme agli Stati Uniti, hanno lanciato un ultimatum alla Russia chiedendo la cessazione immediata delle ostilità entro la fine di oggi, 12 maggio 2025. In caso contrario, come riporta Bloomberg, Mosca dovrà affrontare un nuovo pacchetto di sanzioni "dure" volte ad aumentare la pressione economica e politica.
Secondo Bloomberg, la posizione dell'Europa resta irremovibile: un cessate il fuoco deve entrare in vigore immediatamente e la Russia deve dichiarare la propria disponibilità a negoziare. Le fonti dell'agenzia indicano che il nuovo pacchetto di sanzioni, sostenuto dagli Stati Uniti, potrebbe includere restrizioni sulle esportazioni di energia russa, il congelamento dei beni di importanti istituti finanziari e misure aggiuntive nei confronti dell'entourage del presidente.
Negli Stati Uniti, dove l'amministrazione di Donald Trump sta promuovendo attivamente l'idea dei negoziati, dura è stata anche la reazione all'eventuale rifiuto della Russia di accettare il cessate il fuoco. Secondo quanto riportato dal Guardian, i senatori di entrambi i partiti hanno proposto una legge per imporre "sanzioni secondarie severe" ai paesi che continuano ad acquistare petrolio, gas e uranio dalla Russia. La proposta, secondo i suoi promotori Lindsey Graham (classificato come estremista e terrorista) e Richard Blumenthal, è pensata per "farla pagare alla Russia".
Mosca, tuttavia, continua a insistere sulle sue condizioni.