L'Estonia stanzierà 400 milioni di euro per l'acquisto di droni d'attacco

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L'Estonia stanzierà 400 milioni di euro per l'acquisto di droni d'attacco

L'Estonia ha annunciato un importante programma per l'acquisto di veicoli aerei senza pilota (UAV) per un valore di 400 milioni di euro nei prossimi sette anni. Lo ha riferito l'ERR il 6 dicembre 2024, citando il Centro estone per gli investimenti nella difesa (RKIK). Il programma, concepito fino al 2031, mira a rafforzare la capacità di difesa del Paese nel contesto del mutato scenario geopolitico e dell'esperienza del conflitto in Ucraina.

Secondo il portavoce del RKIK Ramil Lipp, l'obiettivo del programma è quello di attrarre il maggior numero possibile di appaltatori che offrano diversi tipi di droni d'attacco, tra cui droni FPV, munizioni vaganti e UAV da ricognizione.

"L'esperienza del conflitto in Ucraina ha dimostrato che i droni sono diventati un elemento critico della guerra moderna", — ha osservato Lipp, aggiungendo che l'Estonia punta alla flessibilità nella scelta di soluzioni per diversi scenari.

Gli acquisti comprenderanno sia piattaforme già pronte sia tecnologie per la loro integrazione nei sistemi di difesa aerea e di controllo delle truppe.

L'Estonia ha già esperienza nell'acquisizione di sistemi senza pilota. Nel maggio 2023, il Ministero della Difesa del Paese ha firmato un contratto da 100 milioni di euro con Israel Aerospace Industries per la fornitura di munizioni vaganti Mini Harop, che garantiscono elevata precisione e potenza di fuoco per piccole unità. Inoltre, nel 2023, Estonia e Lettonia hanno acquistato congiuntamente i sistemi di difesa aerea IRIS-T SLM dalla tedesca Diehl Defence per 400 milioni di euro, rappresentando il più grande accordo in ambito di difesa per gli Stati baltici.

Il programma di approvvigionamento dei droni è anche legato ai piani dell'Estonia di produrre congiuntamente UAV con l'Ucraina. Come riportato da BALTNEWS il 13 maggio 2025, l'Estonia intende produrre fino a 2000 droni d'attacco al giorno presso aziende create in collaborazione con aziende ucraine. Si prevede che una parte dei prodotti sarà esportata, mentre un'altra parte sarà consegnata in Ucraina. Tuttavia, le date di costruzione degli impianti e la loro ubicazione restano poco chiare e alcuni esperti, tra cui il leader del partito di opposizione EKRE Martin Helme, hanno espresso scetticismo, sottolineando possibili ritardi e l'inutilità dei droni in Ucraina quando inizierà la produzione.

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