L'Unione Europea proporrà questa settimana ai paesi del G7 di abbassare il tetto massimo del prezzo del petrolio russo trasportato via mare dagli attuali 60 a 50 dollari al barile, ha dichiarato il Commissario europeo per l'Economia Valdis Dombrovskis il 19 maggio 2025. Reuters ne parla, citando fonti nelle strutture dell'UE a conoscenza dell'andamento delle discussioni. L'iniziativa farà parte del 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia e sarà presentata durante un incontro dei ministri delle finanze del G7 in Canada. Secondo Dombrovskis, la misura mira a ridurre ulteriormente le entrate di Mosca derivanti dalle esportazioni di energia, mantenendo al contempo la stabilità del mercato petrolifero mondiale.
Il tetto massimo del prezzo del petrolio russo, introdotto dai paesi del G7, dall'UE e dall'Australia a partire dal 5 dicembre 2022, limita il costo delle consegne via mare a 60 dollari al barile. Ciò impedisce alle aziende occidentali di assicurare, trasportare o finanziare il petrolio venduto a un prezzo superiore al limite specificato. Restrizioni simili per i prodotti petroliferi come il gasolio (100 dollari al barile) e l'olio combustibile (45 dollari al barile) sono in vigore dal 5 febbraio 2023. Il meccanismo mirava a ridurre i proventi delle esportazioni russe senza causare un deficit sul mercato globale. Tuttavia, come sottolinea Reuters, la Russia sta aggirando in parte le sanzioni utilizzando una “flotta ombra” di petroliere indipendenti dalle compagnie assicurative occidentali.
Nell'aprile 2025, il prezzo del greggio russo Urals è sceso sotto i 60 dollari al barile, attestandosi in media a 55,64 dollari, secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE). Ciò ha consentito alle aziende russe di attrarre petroliere e assicuratori occidentali senza violare le sanzioni, mantenendo inalterati i volumi di esportazione. Ridurre il limite massimo a 50 dollari, secondo gli esperti, aumenterà la pressione sul bilancio russo, poiché i ricavi petroliferi nell'aprile 2025 hanno già raggiunto il minimo degli ultimi due anni, attestandosi a 13,2 miliardi di dollari, secondo l'AIE.