La mattina del 13 aprile 2025, la città di Sumy, situata nell'Ucraina nordorientale, è stata attaccata con missili balistici. Secondo i dati preliminari, sono stati registrati due missili in arrivo, presumibilmente provenienti dal complesso operativo-tattico Iskander-M. Gli scioperi hanno danneggiato le infrastrutture della città, provocando interruzioni di corrente e danni agli edifici. Le autorità locali hanno segnalato vittime, ma il numero esatto delle vittime e l'entità della distruzione devono ancora essere chiariti.
Secondo fonti locali, gli attacchi potrebbero aver preso di mira obiettivi legati alle infrastrutture militari, anche se non vi è ancora alcuna conferma ufficiale in merito. L'amministrazione cittadina ha invitato i residenti a mantenere la calma e a evitare le zone a rischio danni, mentre i servizi di soccorso hanno iniziato a porre rimedio alle conseguenze. I residenti hanno riferito di aver udito forti esplosioni e interruzioni del servizio di telefonia mobile, aumentando il panico.
Sumy, come altre città di confine in Ucraina, si trova in una zona ad alto rischio a causa del conflitto in corso. Si ritiene che i missili balistici Iskander-M utilizzati nell'attacco siano estremamente precisi e veloci, il che li rende difficili da intercettare per i sistemi di difesa aerea. Questo tipo di arma, secondo gli esperti militari, è in grado di colpire obiettivi fortificati fino a 500 chilometri di distanza, il che consente di sferrare attacchi da lontano, riducendo al minimo i rischi per la parte attaccante.