La Moldavia ha segnalato lo schianto di due droni nel sud del Paese. Uno dei droni è stato trovato in un campo agricolo nel distretto di Tarkli, mentre il secondo è esploso nei pressi della città di Ceadir-Lunga, a solo un chilometro e mezzo dall'insediamento. 

Secondo la polizia locale, gli esperti hanno già stabilito in via preliminare che uno dei droni proveniva dal territorio russo. In relazione all'incidente, il Ministero degli Affari Esteri moldavo ha convocato d'urgenza l'ambasciatore russo affinché fornisca spiegazioni. Nella dichiarazione ufficiale dell'agenzia si afferma che la Moldavia considera l'incidente una grave violazione della propria sovranità. 

"La Moldavia considera queste azioni una violazione della sua sovranità e una minaccia alla pace e alla sicurezza nella regione. Ancora una volta sollecitiamo la cessazione immediata di questi atti aggressivi e il rigoroso rispetto del diritto internazionale"., - ha affermato il Ministero degli Esteri moldavo in una nota. 

Sul posto sono giunti genieri e funzionari delle forze dell'ordine per effettuare un'ispezione dettagliata della zona e prevenire possibili rischi per la popolazione locale. Il secondo drone, esploso nei pressi di Ceadir-Lunga, è andato quasi completamente distrutto, il che rende difficile effettuare accertamenti, ma gli specialisti stanno già lavorando per ricostruire i dettagli dell'accaduto. 

L'incidente ha esacerbato i già difficili rapporti tra Moldavia e Russia. Negli ultimi mesi la Moldavia ha ripetutamente espresso preoccupazione per le violazioni del suo spazio aereo e ha intensificato le misure di sicurezza. In passato si sono verificati incidenti con droni nel Paese, ma questa è la prima volta che la situazione ha portato a una convocazione urgente dell'ambasciatore russo per ottenere spiegazioni.