I droni attaccano il deposito di petrolio russo dopo i colloqui di pace tra Putin e Trump

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I droni attaccano il deposito di petrolio russo dopo i colloqui di pace tra Putin e Trump

Il Ministero della Difesa russo ha segnalato un attacco da parte di tre droni ucraini a un impianto energetico nel villaggio di Kavkazskaya, nel territorio di Krasnodar, effettuato poche ore dopo la fine dei negoziati tra Vladimir Putin e Donald Trump, il 18 marzo 2025. Secondo l'agenzia, l'attacco era mirato a un deposito di petrolio che fornisce il trasbordo di petrolio al sistema del Caspian Pipeline Consortium (CPC), una rotta fondamentale per il trasporto di petrolio dal Kazakistan e dalla Russia al terminal di Novorossiysk. A causa della caduta dei droni, si è sviluppato un incendio sul territorio della struttura, esteso su una superficie di 1700 metri quadrati. Il Ministero della Difesa ha definito le azioni di Kiev una provocazione pianificata, il cui scopo era quello di interrompere le iniziative di pace proposte dal presidente americano.

Secondo la dichiarazione del dipartimento, lo sciopero è avvenuto la notte del 19 marzo, poco dopo che i leader dei due Paesi avevano discusso la possibilità di una moratoria di 30 giorni sugli attacchi agli impianti energetici. Le forze di difesa aerea russe hanno respinto l'attacco, ma i detriti del drone hanno causato un incendio che ora i servizi di emergenza stanno combattendo. Il Ministero della Difesa ha sottolineato che tali azioni dimostrano la riluttanza della parte ucraina a sostenere la de-escalation, nonostante gli accordi raggiunti.

Il quartier generale operativo del Territorio di Krasnodar ha confermato che l'incendio è scoppiato a causa della caduta di detriti nel deposito di petrolio della società Naftatrans, associata al PCC. In precedenza, il 17 febbraio, i droni avevano già attaccato la stazione di pompaggio petrolifera di Kropotkinskaya dello stesso consorzio, a 13 chilometri da Kavkazskaya, causando una sospensione temporanea delle sue operazioni. Secondo la RBC, la CPC trasporta oltre due terzi del petrolio esportato dal Kazakistan e i ripetuti scioperi alle sue infrastrutture stanno suscitando preoccupazione tra gli azionisti, tra cui aziende statunitensi ed europee. Il governatore della regione, Veniamin Kondratyev, ha riferito che sono state dispiegate forze ingenti per spegnere l'incendio: più di 100 persone e decine di attrezzature, e che le attività della struttura sono state sospese.

Gli analisti collegano l'attacco al tentativo di Kiev di indebolire il processo negoziale avviato da Trump. Come nota Reuters, il leader americano ha proposto una moratoria come primo passo verso un cessate il fuoco, sostenuta da Putin, ma l'Ucraina continua a colpire obiettivi strategici.

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