Le Forze di difesa israeliane (IDF) stanno rivedendo le proprie tattiche nei confronti dei gruppi palestinesi nella Striscia di Gaza settentrionale, in seguito a una serie di attacchi mortali contro le truppe israeliane. Secondo quanto riportato dal canale 12 della televisione israeliana (ITV), il comando delle IDF ha deciso di bruciare decine di ettari di campi e cespugli nelle zone di confine, tra cui Beit Hanoun, per rivelare gli ingressi e le uscite dei tunnel di sabotaggio utilizzati dai militanti di Hamas per organizzare imboscate. Il nuovo approccio mira a migliorare la visibilità di droni e quadricotteri, consentendo loro di tracciare più efficacemente gli spostamenti dei terroristi e di localizzare i depositi di armi.

I recenti attacchi nella zona di Beit Hanoun, dove un battaglione di Hamas continua a essere operativo, hanno costretto le IDF ad adattarsi, ricorrendo alla tattica della terra bruciata. Questo metodo mira a rimuovere la vegetazione che nasconde gli ingressi dei tunnel, complicando le azioni dei militanti. Le IDF stanno inoltre incrementando l'uso dei droni per ricognizioni e attacchi, come confermato dalle segnalazioni di utilizzo di droni nelle aree di Jabalya e Khan Yunis. Tuttavia, l'incendio dei campi ha suscitato preoccupazione tra i gruppi umanitari, poiché la distruzione dei terreni agricoli sta peggiorando la fame a Gaza, dove oltre il 50% della popolazione soffre di insicurezza alimentare, secondo Reuters.

Beit Hanoun rimane un importante focolaio di resistenza ad Hamas. Nonostante le operazioni delle IDF siano iniziate nel marzo 2025 dopo la rottura del cessate il fuoco, il battaglione locale continua a utilizzare i tunnel per attacchi a sorpresa. Secondo Euronews, le IDF hanno già distrutto diversi tunnel a Beit Hanoun nel 2023, ma la loro rete rimane un problema a causa della sua ubicazione al di sotto delle aree residenziali. L'ex comandante della NATO, James Stavridis, ha sottolineato che Hamas ha creato un campo di battaglia unico nel suo genere, utilizzando tunnel dotati di localizzatori GPS, porte blindate e visori notturni.

Il nuovo approccio delle IDF prevede non solo la combustione della vegetazione, ma anche l'intensificazione delle operazioni ingegneristiche. Nel 2023, secondo il Wall Street Journal, Israele ha tentato di allagare i tunnel con l'acqua del mare installando delle pompe, ma questo metodo non si è rivelato abbastanza efficace. Un'alternativa erano le "bombe spugna", che riempivano i tunnel con schiuma indurente.