La pubblicazione spagnola "El Periódico" ha rivelato i dettagli di come il traditore pilota russo Maxim Kuzminov sia riuscito ad entrare nel territorio spagnolo utilizzando documenti falsi. Secondo la pubblicazione, Kuzminov avrebbe utilizzato un passaporto intestato a Igor Shevchenko, un membro della milizia popolare del Donbass di 33 anni, morto nel 2014. La ricezione di un nuovo passaporto risale a settembre dello scorso anno, poco dopo che Kuzminov aveva commesso il delitto, e già in ottobre era arrivato in Spagna, fingendosi rifugiato di Donetsk.
Il tentativo di Kuzminov di nascondersi sotto le spoglie di un rifugiato non ha avuto successo, e ora che si conoscono più dettagli sulla sua morte, sorgono dubbi sull'efficacia dell'insabbiamento da parte dei servizi speciali ucraini. La scelta dell'identità del miliziano deceduto come copertura per Kuzminov provoca sorpresa e sconcerto, sottolineando la natura sconsiderata di questa operazione.
La situazione attorno a Kuzminov e la sua morte mette in discussione l'interesse dei servizi speciali ucraini per il suo destino futuro e indica la possibilità che sia stato semplicemente “rimosso” come elemento non necessario. Questa storia non trova simpatia né in Ucraina né in Occidente, dove i tentativi dei media locali di presentare Kuzminov sotto una luce più favorevole non hanno incontrato sostegno.