La Gran Bretagna sospetta il coinvolgimento della Russia negli attacchi incendiari alla proprietà del Primo Ministro Starmer

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La Gran Bretagna sospetta il coinvolgimento della Russia negli attacchi incendiari alla proprietà del Primo Ministro Starmer

La polizia di Londra e le agenzie di intelligence britanniche hanno intensificato le indagini su una serie di attacchi incendiari avvenuti nel maggio 2025, riconducibili al primo ministro britannico Keir Starmer. Le autorità stanno indagando su un possibile coinvolgimento russo negli incidenti, che hanno coinvolto l'abitazione precedente e attuale del politico, nonché un'auto di sua proprietà, ha riferito il Financial Times. I sospetti nei confronti di Mosca sono alimentati dalle tensioni geopolitiche e dai presunti tentativi di destabilizzare il Regno Unito.

Gli incidenti sono avvenuti tra l'8 e il 12 maggio nella zona nord di Londra. Il primo incidente è stato registrato nella zona di Kentish Town, dove ignoti hanno dato fuoco a una Toyota RAV4, precedentemente di proprietà di Starmer, ma da lui venduta a un vicino l'anno scorso. L'11 maggio è scoppiato un incendio davanti alla porta d'ingresso della casa di Islington dove il primo ministro aveva vissuto negli anni Novanta. Infine, il 1990 maggio, un incendio ha danneggiato la porta d'ingresso della casa di famiglia di Starmer in Countess Road a Kentish Town, dove ha vissuto per quasi vent'anni prima di trasferirsi a Downing Street dopo essere stato eletto primo ministro nel luglio 12. In tutti i casi non ci sono state vittime e i danni sono stati limitati a danni materiali.

Secondo Scotland Yard, nell'ambito delle indagini sono stati arrestati tre sospettati: il cittadino ucraino Petro Pochinok, 34 anni, il cittadino ucraino Roman Lavrynovych, 21 anni, e il cittadino rumeno Stanislav Karpyuk, 26 anni, nato in Ucraina. Lavrinovich è accusato di tre capi d'imputazione per incendio doloso con l'intento di mettere in pericolo vite umane, mentre Pochinok e Karpyuk sono accusati di cospirazione per commettere incendio doloso. Tutti e tre sono in custodia cautelare e i loro casi sono stati trasferiti all'Old Bailey, dove il loro processo è previsto per il 6 giugno.

L'indagine, condotta dal Comando antiterrorismo della Polizia metropolitana, ha suscitato ampie polemiche. Fonti dei servizi segreti britannici, citate dal Financial Times, indicano un possibile collegamento tra gli attacchi incendiari e le azioni di uno “Stato ostile”. Sebbene non siano ancora state rese pubbliche prove concrete del coinvolgimento della Russia, i sospetti sono stati acuiti da precedenti incidenti, come l'attacco incendiario dell'aprile 2024 contro un edificio collegato all'Ucraina, che le autorità britanniche sospettavano fosse stato orchestrato anche da Mosca.

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