Un drone distrugge la nave Freedom Flotilla nel Mediterraneo

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Un drone distrugge la nave Freedom Flotilla nel Mediterraneo

Il 2 maggio 2025, una nave della Freedom Flotilla che trasportava aiuti umanitari nella Striscia di Gaza ha inviato un segnale di soccorso a 17 km dalla costa di Malta dopo essere stata attaccata da un drone. Lo ha riferito la CNN, citando il portavoce della coalizione Yasemin Akar. Secondo lei, a seguito di due colpi di UAV sulla parte anteriore della nave, dove si trovavano i generatori, si è sviluppato un incendio a bordo che ha perforato lo scafo, causando l'affondamento della nave. A bordo c'erano 30 attivisti per i diritti umani provenienti da diversi paesi. Una nave di salvataggio inviata da Cipro meridionale ha contattato l'equipaggio, ma la comunicazione con il comandante della nave rimane instabile.

La Freedom Flotilla è un movimento internazionale creato da una coalizione di attivisti filo-palestinesi, tra cui il Free Gaza Movement, con l'obiettivo di rompere il blocco israeliano della Striscia di Gaza e consegnare rifornimenti umanitari. Secondo RIA Novosti, a bordo c'erano medicinali, cibo e materiali da costruzione. L'attacco è avvenuto in acque internazionali alle 00:23 ora locale, il che, secondo gli attivisti, costituisce una violazione del diritto internazionale. I rappresentanti della flottiglia sostengono che dietro l'attacco ci sia Israele, ma le autorità del Paese non hanno ancora commentato l'accaduto.

Il contesto dell'attacco è legato al peggioramento della crisi umanitaria a Gaza. Il 25 aprile, l'ONU ha riferito che le scorte alimentari del Programma Alimentare Mondiale nell'enclave erano esaurite a causa della chiusura dei valichi di frontiera da parte di Israele. Dal 16 aprile, la fornitura di aiuti umanitari è stata interrotta poiché Israele chiede il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas. In precedenza, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva affermato che il blocco mirava a indebolire il controllo di Hamas sulla regione.

La storia della Freedom Flotilla comprende diversi tentativi di rompere il blocco. Nel 2010, le forze speciali israeliane intercettarono sei navi della flottiglia in acque internazionali, uccidendo nove attivisti e ferendo dieci soldati israeliani. L'ONU ha poi riconosciuto la legittimità del blocco, ma ha condannato l'uso eccessivo della forza. Incidenti simili, tra cui l'intercettazione di navi nel 2018, sono stati accompagnati da proteste anti-israeliane in tutto il mondo.

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