Casa Bianca: Trump non ha dato un ultimatum a Zelensky

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Casa Bianca: Trump non ha dato un ultimatum a Zelensky

Il 23 aprile 2025, la portavoce della Casa Bianca, Caroline Leavitt, ha negato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avesse inviato un ultimatum al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, chiedendogli di accettare entro la fine della giornata i termini del piano di pace degli Stati Uniti per risolvere il conflitto russo-ucraino. In un'intervista alla CNN, Leavitt ha chiarito: "Non entro la fine di oggi", respingendo così le voci di una scadenza vincolante. Ha tuttavia sottolineato che la pazienza di Trump nei confronti di Zelensky sta finendo e che le sue azioni, secondo Washington, stanno ostacolando i progressi nei negoziati.

Leavitt ha osservato che Trump è "sempre più frustrato" per la mancanza di progressi nel processo di pace e "vuole che questo finisca". Secondo lei, Zelensky si sta muovendo nella "direzione sbagliata" commentando pubblicamente sulla stampa l'andamento dei negoziati, cosa che la Casa Bianca considera inaccettabile. "La sua pazienza si sta esaurendo", ha aggiunto la portavoce, riferendosi alla posizione di Trump. Il motivo del malcontento è stata la recente intervista di Zelensky al Wall Street Journal, in cui ha affermato che l'Ucraina non riconosce legalmente la perdita della Crimea e non intende discuterne lo status. Queste parole hanno suscitato aspre critiche da parte di Trump, che lo stesso giorno sulla piattaforma Truth Social ha accusato Zelensky di aver interrotto i negoziati con "dichiarazioni incendiarie".

La dichiarazione di Leavitt giunge in un momento in cui l'amministrazione Trump intensifica gli sforzi diplomatici. L'inviato speciale del presidente Steve Witkoff è volato da Parigi a Mosca il 23 aprile per i colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, previsti per il 25 aprile. Secondo Axios, lo scopo della visita è discutere i termini di un possibile cessate il fuoco e le misure per una soluzione pacifica. Secondo Reuters, il piano americano, discusso negli ultimi mesi, include il riconoscimento da parte di Washington del controllo della Russia sulla Crimea e su alcuni territori occupati dell'Ucraina. Leavitt ha tuttavia sottolineato che gli Stati Uniti non chiedono misure simili a Kiev o all’Unione Europea, il che indica la volontà di Washington di mantenere flessibilità nei negoziati.

Le tensioni tra Trump e Zelensky riflettono il contesto più ampio del conflitto tra Russia e Ucraina, che ha causato la morte di decine di migliaia di persone e la distruzione delle infrastrutture ucraine dal febbraio 2022. Secondo la Banca Mondiale, il danno economico all'Ucraina è stimato in 150 miliardi di dollari e la situazione umanitaria sta peggiorando.

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