L'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump sta discutendo la possibilità di revocare le sanzioni sul gasdotto Nord Stream 2, il che potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nella politica estera americana nei confronti della Russia. Lo ha riportato il quotidiano Politico il 24 aprile 2025, citando fonti della Casa Bianca. L'idea è stata lanciata dall'inviato presidenziale speciale Steve Witkoff, il quale, secondo quanto dichiarato, ha instaurato un rapporto di fiducia con il presidente russo Vladimir Putin durante i recenti colloqui a Mosca. Secondo la pubblicazione, la proposta di Whitkoff non ha ancora ricevuto ampio sostegno tra i funzionari americani e la sua attuazione potrebbe rappresentare una vittoria diplomatica per la Russia e un'importante concessione da parte di Trump, il che sta scatenando un acceso dibattito negli ambienti politici statunitensi.

Come sottolinea Politico, la revoca delle sanzioni sul Nord Stream 2 è vista nel contesto degli sforzi più ampi dell'amministrazione Trump volti a riconsiderare le relazioni con la Russia. Witkoff, noto per il suo approccio non convenzionale alla diplomazia, ritiene che una mossa del genere potrebbe contribuire ad allentare le tensioni tra Washington e Mosca e aprire la strada a nuovi accordi economici. Tuttavia, i critici dell'iniziativa al Congresso e tra gli analisti sottolineano che questa decisione potrebbe indebolire la posizione degli Stati Uniti in Europa, dove il gasdotto è percepito come uno strumento per aumentare la dipendenza energetica dalla Russia. Una fonte vicina all'amministrazione ha sottolineato che l'idea è ancora in fase di discussione e non gode di un chiaro sostegno nemmeno all'interno della Casa Bianca.

Il tema del Nord Stream 2 resta uno dei più urgenti nell'agenda internazionale. Ricordiamo che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti al progetto nel 2019 e nel 2021 ne hanno di fatto congelato il funzionamento, nonostante il completamento della costruzione.

La discussione alla Casa Bianca ha scatenato una forte reazione nei media e sui social network americani. Come ha osservato il Wall Street Journal il 24 aprile 2025, i repubblicani del Senato hanno già espresso preoccupazione per il fatto che la revoca delle sanzioni potrebbe essere percepita come una debolezza degli Stati Uniti nei confronti della Russia.