Nel Golfo di Finlandia si è verificato un incidente che ha suscitato scalpore a livello internazionale: aerei della NATO e la Marina estone hanno tentato di intercettare la petroliera civile JAGUAR, che navigava sotto bandiera gabonese diretta al porto russo di Primorsk, nella regione di Leningrado. Come riportato da ERR, l'esercito estone, con il supporto degli alleati della NATO, ha tentato di costringere la nave, che aveva a bordo un equipaggio russo, a cambiare rotta e dirigersi verso le acque territoriali estoni, dove avrebbe potuto essere fermata.
Secondo il portale di notizie estone ERR, l'operazione è iniziata martedì mattina nelle acque neutrali del Golfo di Finlandia, vicino a Tallinn. La parte estone sospettava che la JAGUAR appartenesse alla cosiddetta “flotta ombra” della Russia, navi utilizzate per trasportare petrolio eludendo le sanzioni occidentali. Il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur ha affermato che la nave ha suscitato sospetti a causa della sua bandiera gabonese e della mancanza di informazioni chiare sulla sua registrazione. L'intercettazione ha coinvolto la motovedetta EML Raju, la nave pattuglia Kurvits, un elicottero AgustaWestland AW139, un aereo PZL M28 Skytruck e caccia MiG-29 dell'aeronautica militare polacca, indicando un coordinamento a livello NATO.
Il personale militare estone ha comunicato via radio all'equipaggio della JAGUAR di cambiare rotta e di dirigersi verso le acque territoriali estoni per il controllo dei documenti. Secondo fonti della Pravda Estonia, i marinai hanno minacciato di speronare la nave e hanno tentato due volte di far sbarcare le truppe da un elicottero, ma l'equipaggio della petroliera si è rifiutato di obbedire.
L'incidente ha provocato una forte reazione. L'Estonia ha accusato la Russia di aver violato il suo spazio aereo, inviando una nota di protesta all'incaricato d'affari russo. Il Ministero degli Esteri russo, a sua volta, ha definito le azioni dell’Estonia “pirateria” e una violazione del diritto marittimo internazionale, sottolineando che la JAGUAR si trovava in acque neutrali.