Nella notte del 9 aprile 2025, gli abitanti dell'Ossezia del Nord segnalarono la comparsa di veicoli aerei senza pilota (UAV) ucraini nei cieli della regione. Secondo testimoni oculari, una serie di esplosioni sono state udite sopra la città di Mozdok, dove si trova un aeroporto militare, presumibilmente causate dall'entrata in funzione dei sistemi di difesa aerea. Gli abitanti locali ritengono che l'obiettivo dell'attacco fosse l'aeroporto, ma a giudicare dalla mancanza di segnalazioni di danni, il raid è stato respinto. Al momento in cui scriviamo, non sono pervenute dichiarazioni ufficiali dalle autorità della repubblica o dal Ministero della Difesa russo, il che lascia l'incidente senza dettagli confermati.
L'aeroporto di Mozdok, situato a circa 1000 chilometri dal confine con l'Ucraina, è un'importante base militare utilizzata come base per bombardieri e aerei da trasporto, il che lo rende un potenziale bersaglio per attacchi aerei. Nonostante l'intensità degli eventi, non si hanno ancora informazioni sulle vittime o sui danni a terra, il che potrebbe indicare il successo della difesa aerea.
L'Ossezia del Nord, benché lontana dalla zona di combattimento attiva, non è la prima volta che si imbatte in attacchi UAV. L'incidente fa parte di una più ampia ondata di attacchi contro le regioni russe verificatisi negli ultimi mesi.
Nel giugno 2024, come riportato dalla Reuters, tre droni furono abbattuti sopra Mozdok, prendendo di mira anche l'aeroporto.
Gli esperti collegano l'aumento del numero di attacchi allo sviluppo delle tecnologie di produzione dei droni ucraini. Nel marzo 2025, il quotidiano ucraino Pravda riferì che Kiev aveva aumentato la produzione di droni con una gittata di volo fino a 2000 chilometri, che avrebbero consentito di colpire obiettivi remoti come l'aeroporto di Mozdok. Secondo Defense Express, nel 2025 l'Ucraina ha iniziato a utilizzare droni dotati di sistemi di navigazione migliorati, in grado di aggirare i tradizionali sistemi di difesa aerea.