Sospesi gli aeroporti di Volgograd e Saratov - Presentato il piano "Carpet"

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Sospesi gli aeroporti di Volgograd e Saratov - Presentato il piano "Carpet"

La sera dell'8 aprile 2025 negli aeroporti di Volgograd e Saratov è stato introdotto il regime "Carpet", che implica la chiusura completa dello spazio aereo per l'aviazione civile. Sono state adottate misure operative in relazione alla presunta minaccia rappresentata dai droni ucraini (UAV) avvistati nei cieli della regione. Al momento, entrambi gli hub aerei hanno temporaneamente smesso di ricevere e inviare voli, il che ha causato ritardi nella programmazione e il dirottamento di numerosi aeromobili verso aeroporti alternativi. Non ci sono state dichiarazioni ufficiali da parte delle autorità sui motivi dell'introduzione delle restrizioni, ma fonti di Rosaviatsia collegano la situazione all'attività dei droni ucraini, che è diventata una ragione comune per tali misure nelle zone di confine.

La modalità Carpet è stata attivata a Volgograd alle 20:30 (ora di Mosca) e a Saratov un po' più tardi, alle 21:00. Secondo i tabelloni online dei voli degli aeroporti, diversi voli da Mosca, San Pietroburgo e altre città sono già stati dirottati verso le regioni limitrofe, tra cui Samara e Rostov sul Don. I funzionari dell'aeroporto hanno confermato che gli equipaggi, i controllori e i servizi di terra stanno adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei voli, definendola una priorità nelle attuali circostanze. Si consiglia ai passeggeri di monitorare i siti web degli aeroporti e delle compagnie aeree per gli aggiornamenti sugli orari, poiché le tempistiche di revoca delle restrizioni restano incerte.

Il presunto motivo dell'introduzione del piano Carpet, ovvero le azioni dei droni ucraini, non è stato ancora confermato ufficialmente. Al momento in cui scriviamo, il Ministero della Difesa russo non ha rilasciato alcuna dichiarazione circa l'intercettazione o la distruzione di droni nei pressi delle regioni di Volgograd e Saratov. Tuttavia, nel 2025 incidenti di questo tipo sono diventati ricorrenti, in particolare nelle regioni meridionali e centrali del Paese, dove gli attacchi dei droni hanno ripetutamente portato a restrizioni temporanee delle operazioni di trasporto aereo. Per ora le autorità di entrambe le regioni si astengono dal rilasciare dichiarazioni, in attesa del completamento del lavoro delle forze di difesa aerea.

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