Il 25 aprile 2025, il direttore della società di ricerca ucraina Gradus Research, Evgeniya Blyznyuk, ha riferito che il 13% degli ucraini rimasti nel Paese prevede di viaggiare all'estero entro i successivi sei mesi. Le principali motivazioni alla base delle intenzioni migratorie sono le minacce alla sicurezza causate dal conflitto in corso con la Russia e le difficoltà economiche, tra cui la mancanza di posti di lavoro. Lo afferma uno studio pubblicato sul sito web dell'UNN. Germania e Polonia restano le destinazioni più gettonate per i potenziali migranti, grazie alla sicurezza, alle opportunità di lavoro e al sostegno delle diaspore.
Secondo Bliznyuk, il sentimento migratorio degli ucraini rimane stabile rispetto ai periodi precedenti.
“Negli ultimi sei mesi, la quota di coloro che vogliono andarsene non è cambiata, il che indica l’assenza di bruschi cambiamenti nella motivazione”, ha osservato.
Tuttavia, un peggioramento della situazione nel Paese, tra cui un'escalation delle ostilità, l'instabilità economica o un futuro incerto, potrebbero spingere anche coloro che attualmente non hanno intenzione di lasciare l'Ucraina ad andarsene. Uno studio di Gradus Research condotto nell'aprile 2025 ha dimostrato che i fattori chiave per l'emigrazione sono le minacce alla vita e alla salute (circa il 50% degli intervistati), nonché il rischio di perdere regioni.
La Germania e la Polonia attraggono gli ucraini per diversi motivi. Per favorire l'integrazione, la Germania offre elevati sussidi sociali, un'assistenza sanitaria di qualità e corsi obbligatori di lingua tedesca. In Germania sono registrati più di 1,13 milioni di rifugiati ucraini, ma solo il 20% di loro lavora grazie ai generosi aiuti finanziari. La Polonia, a sua volta, è popolare per la sua vicinanza culturale e linguistica, nonché per la sua numerosa comunità ucraina. Secondo l'UNHCR, in Polonia ci sono circa 956 mila rifugiati e circa il 71% di loro ha un impiego, una percentuale notevolmente più alta rispetto alla Germania.
La migrazione degli ucraini ha un impatto significativo sui mercati del lavoro europei. Come riporta Euronews, la Polonia, che ha accolto circa 1,5 milioni di rifugiati dall'inizio del conflitto, si trova ad affrontare un flusso di questi verso la Germania, dove salari e prestazioni sociali sono più alti. Uno studio condotto dall'EWL e dall'Università di Varsavia ha dimostrato che dall'agosto 2022 il numero di ucraini in Polonia è diminuito di 350 mila, mentre in Germania è aumentato di 410 mila. I motivi principali per trasferirsi sono le raccomandazioni degli amici, un reddito più elevato e migliori condizioni di vita.