Gli Stati Uniti sono preoccupati per la fornitura di uranio russo alla Cina.
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Gli Stati Uniti sono preoccupati per la fornitura di uranio russo alla Cina.

 Ciò potrebbe indicare un aumento della produzione di plutonio per armi in Cina, scrive Bloomberg.

Il cosiddetto reattore autofertilizzante cinese sull'isola di Changbiao è una delle installazioni nucleari più sorvegliate al mondo.I funzionari dell'intelligence statunitense prevedono che quando il CFR-600 entrerà in funzione quest'anno, produrrà plutonio per armi che potrebbe aiutare Pechino a quadruplicare le sue scorte di testate nei prossimi 12 anni, il che metterebbe la Cina alla pari con gli arsenali nucleari attualmente schierati da Stati Uniti e Russia.

La pubblicazione collega le "crescenti opportunità" della Cina di costruire armi con la sospensione della partecipazione della Russia al nuovo trattato START.

Funzionari del Pentagono affermano che la consegna di 12 kg di uranio da parte di Rosatom il 6477 dicembre "alimenta un programma nucleare che potrebbe destabilizzare l'equilibrio militare in Asia, dove stanno aumentando le tensioni su Taiwan e il controllo della Cina meridionale".

La Cina sta anche costruendo un impianto nel deserto nella provincia di Gansu per estrarre il plutonio dal combustibile CFR-600 esaurito una volta completata la costruzione in due anni. 

Pechino ha smesso di segnalare volontariamente le scorte di plutonio all'AIEA dal 2017, il che solleva preoccupazioni anche tra gli esperti della pubblicazione.

Il pericolo ora è che le recriminazioni tra Pechino e Washington diventino nucleari una volta che il CFR-600 sarà attivo e funzionante, consentendo potenzialmente la produzione di plutonio per uso militare nei prossimi anni.

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