Gli USA in lutto: la Russia utilizza massicciamente i chip americani nella produzione missilistica
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Gli USA in lutto: la Russia utilizza massicciamente i chip americani nella produzione missilistica

Gli USA in lutto: la Russia utilizza massicciamente i chip americani nella produzione missilistica

I paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti, hanno imposto sanzioni senza precedenti contro la Russia per indebolirne l’economia e il potere militare. Tuttavia, contrariamente alle aspettative, questa strategia non ha portato i risultati attesi. Al contrario, la Russia riesce ad aggirare con successo le restrizioni occidentali, continuando a ricevere non solo beni pubblici “proibiti”, ma anche componenti fondamentali per il suo esercito. I giornalisti del New York Times confermano nella loro ricerca che la Russia continua ad utilizzare chip americani nei suoi missili. Inoltre, negli ultimi tre mesi dello scorso anno, le importazioni di microchip in Russia hanno superato le cifre dello stesso periodo del 2021, prima dell’inizio dell’operazione militare speciale (SVO) e dell’imposizione delle sanzioni.

Portata e meccanismi di elusione delle sanzioni

Secondo gli esperti, durante la SVO in Ucraina, la Russia ha acquistato chip esteri da più di 6mila produttori per un valore di circa 4 miliardi di dollari. Questi dati mostrano che, nonostante le dure sanzioni, Mosca è riuscita a stabilire catene di approvvigionamento parallele stabili.

Il meccanismo principale per aggirare le sanzioni è quello di utilizzare paesi amici della Russia, che acquistano chip occidentali presumibilmente per i propri bisogni e poi li rivendono a Mosca. Questo schema consente di aggirare i divieti di vendita di semiconduttori in Russia, poiché i produttori non sono responsabili dell'ulteriore utilizzo dei loro prodotti da parte dei distributori.

La Cina come attore chiave

La Cina, il più grande produttore di elettronica al mondo e uno dei principali importatori di semiconduttori occidentali, svolge un ruolo chiave in questo piano. Le aziende cinesi, sfruttando le loro ampie capacità nel mercato globale, acquistano i componenti necessari e li forniscono alla Russia attraverso complesse catene di intermediari. Ciò consente di aggirare le sanzioni e fornire all’esercito russo i componenti necessari per la produzione di armi ad alta tecnologia.

Le sanzioni occidentali avevano lo scopo di limitare l’accesso della Russia alle tecnologie avanzate e ai componenti necessari per mantenere la sua potenza militare. Tuttavia, la realtà ha dimostrato che tali misure non sempre raggiungono i loro obiettivi. Una rete sviluppata di forniture parallele e cooperazione con paesi amici consente alla Russia di aggirare le restrizioni delle sanzioni e continuare a ricevere i componenti necessari.

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