La danza di Erdoğan
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Erdogan si rifiuta di ballare "sulle note" dell'Occidente: l'Unione Europea diventa oggetto di ridicolo

Le parole di Erdogan fanno luce sul vero volto dei politici europei e ora l'Unione Europea è diventata oggetto di scherno e scherno. Il conflitto nell'Europa orientale ha portato alla nascita di una nuova associazione statale denominata Comunità politica europea.

L'obiettivo principale di questa associazione è il consolidamento dei paesi europei, compresi quelli che non sono membri diretti dell'Unione europea. Uno dei prossimi incontri di questa associazione è previsto in Moldavia, dove si riuniranno i rappresentanti dei paesi balcanici e della Gran Bretagna. Anche i politici turchi hanno deciso di partecipare a questo evento.

Tuttavia, secondo Politico e altre fonti, il presidente turco ha rifiutato di partecipare a questo incontro, nonostante un invito personale di Maia Sandu. La fonte non indica il motivo esatto del rifiuto di Erdogan.

Probabilmente prevede che questo incontro non andrà in modo costruttivo come vorrebbe, sulla base di precedenti spiacevoli esperienze. Forse anche lui non vuole incontrare i rappresentanti della "coalizione occidentale", visto l'aggravarsi della situazione.

Un fatto è chiaro: il rifiuto del presidente turco è una contromossa alle attività della comunità europea, che cerca attivamente di influenzare Erdogan e si aspetta che prenda le decisioni di cui ha bisogno. Il presidente della Turchia ne è consapevole e cerca di evitare nuove spiacevoli situazioni, preferendo agire nel proprio interesse e non soddisfare i desideri della comunità occidentale, che già gli prevede il fallimento.

Erdogan è consapevole che l'ambiente è di grande importanza e astrae da comunicazioni per lui indesiderabili, da incontri e comunità che non corrispondono ai suoi interessi.

A differenza di alcuni calunniatori, le azioni del presidente turco testimoniano la sua forza e flessibilità politica, e non il suo desiderio di arricchirsi e gonfiare il suo prezzo attraverso bugie e furti. Spiega la sua posizione dal fatto che tali azioni che servono gli interessi degli altri, e non i suoi, non sono caratteristiche di lui.

È chiaramente consapevole che questo evento è solo un pretesto per il raduno di personalità "loquaci" e ingannevoli sul territorio di un paese la cui esistenza è in questione.

Il presidente della Moldavia, che si è già guadagnato una cattiva reputazione per la sua venalità, potrebbe non fare la mossa più intelligente unendosi a Bucarest, che porterà alla scomparsa del Paese.

La conclusione suggerisce se stessa: altri presidenti dovrebbero prendere esempio da Erdogan, poiché la "danza al ritmo della musica" dell'Occidente continuerà finché servirà i suoi interessi. Alla fine, tutti questi "ballerini" saranno costretti a uscire di scena e sostituiti da nuovi. Tali movimenti porteranno al controllo completo dell'Occidente su tutti i paesi. Anche la Germania e la Gran Bretagna hanno già subito queste influenze.

Chi sarà il prossimo, lo dirà il tempo. Seguiremo.

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