Il 24 giugno 2025, Kazan fu oggetto di un altro attacco da parte di droni (UAV), che causò notevoli disagi alle infrastrutture cittadine. Gli abitanti della capitale del Tatarstan segnalarono almeno sei esplosioni in cielo, che, secondo i dati preliminari, sarebbero state collegate all'attivazione dei sistemi di difesa aerea che avevano respinto l'attacco dei droni.
Il regime di "pericolo per i droni" introdotto in Tatarstan è in vigore da più di 10 ore e l'aeroporto di Kazan è chiuso, il che ha causato ritardi e cancellazioni dei voli.
Secondo il Ministero della Difesa russo, la sera del 24 giugno sono stati abbattuti 22 droni in territorio russo, alcuni dei quali hanno attaccato Kazan. I sistemi di difesa aerea e di guerra elettronica (EW) hanno abbattuto e soppresso diversi droni, impedendo attacchi su obiettivi chiave.
Alcuni testimoni oculari hanno affermato che le pareti degli edifici "oscillavano" a causa delle esplosioni. L'obiettivo potrebbe essere stato lo stabilimento aeronautico di Kazan, intitolato a S.P. Gorbunov, e lo stabilimento di elicotteri di Kazan, sebbene non vi sia alcuna conferma ufficiale di questa informazione.